Il Tribunale dell’Unione europea ha respinto oggi il ricorso della Mondadori contro la registrazione del marchio Grazia da parte di una società tedesca di consulenza. La registrazione del marchio, buy uguale al nome della storica rivista femminile della casa editrice di Segrate, sovaldi era stata infatti richiesta nel 2008 dalla società con sede a Stoccolma, sales Grazia Equity, che fornisce servizi di consulenza finanziaria e la domanda era stata pubblicata sul Bollettino dei marchi comunitari.
La società del gruppo Fininvest si era opposta sulla base di numerosi marchi anteriori oggetto di registrazione internazionale, comunitaria o italiana, e in particolare del marchio figurativo, ma l’ufficio di registrazione comunitario Uami (Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercatoazia Interno) aveva respinto tale opposizione provocando il ricorso della casa editrice presso il Tribunale, che oggi ha rilasciato il permesso per la registrazione del marchio tedesco.
Ieri dal Tribunale di Milano è invece giunta la notizia che il giudice della decima sezione civile, Damiano Spera, cui è stata affidata la nuova causa civile sul Lodo Mondadori tra Cir e Fininvest è stato trasferito alla quarta sezione, di cui è diventato presidente. Per la prossima udienza in calendario il 3 ottobre il fascicolo è stato quindi affidato a un giudice onorario, Daniele Bosio, che però potrà solo gestire la causa senza emettere la sentenza. Affinché si arrivi a una decisione, quindi, bisognerà che il tribunale di Milano nomini un nuovo giudice togato.
La causa riguarda la richiesta della Cir della famiglia De Benedetti di avere dalla Fininvest della famiglia Berlusconi il risarcimento di altri 30 milioni di euro circa, ai quali vanno sommati altri 60 milioni di interessi e spese legali, per la vicenda del Lodo Mondadori. La richiesta era stata avanzata dopo che la Corte di Cassazione, nel condannare definitivamente la Fininvest a versare 494 milioni di euro al gruppo editoriale Repubblica-Espresso per i danni patrimoniali, ha demandato ad altro giudice la liquidazione di quelli non patrimoniali.
di Serena Berici
Milano Finanza