In 7 anni persi quasi 50% lavoratori in edilizia

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lavoratori ediliziaFillea-Filca-Feneal, risorse cantieri Sblocca Italia solo da 2017

Mai così male, try nell’Italia ai tempi della crisi è una formula abusata ma che trova una sua drammatica concretezza per il settore edile con i dati che certificano la scomparsa della metà dei posti di lavoro in appena sette anni. La denuncia arriva da Fillea, Filca e Feneal che sottolineano come anche anche il decreto Sblocca Italia non sembri essere in grado di invertire la tendenza, visto che, quasi tutte le risorse stanziate per aprire nuovi cantieri, 3,89 miliardi di euro, saranno utilizzabili solo dopo il 2017.
Secondo un’indagine dei tre sindacati di categoria da gennaio 2008 a oggi hanno chiuso il 40% delle imprese e si sono persi il 47% dei posti di lavoro. La situazione per di più non accenna a migliorare, visto che nell’ultimo anno i posti di lavoro si sono ridotti di un ulteriore 10% e ha chiuso il 9% delle aziende. Per ripartire, sostengono i sindacati, serve solo una cosa: “staccare gli assegni” cioè rendere subito disponibili le risorse stanziate per nuove opere. In questo senso però nello Sblocca Italia “la montagna ha partorito il topolino” perché dei 3,89 miliardi stanziati appena 296 milioni saranno disponibili nel 2015 a cui se ne aggiungono altri 455 per il 2016. Queste cifre sono giudicate insufficienti per dare la scossa necessaria al sistema mentre viene spostato troppo avanti nel tempo, oltre il 2017, l’utilizzo dei 3,5 miliardi che potrebbero rianimare il settore. Un rinvio che il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni giudica “inaccettabile”. Il timing degli investimenti però non è il solo problema del decreto infatti, per i sindacati, manca una cabina di “regia” per le grandi infrastrutture e molti progetti rischiano di non vedere la luce a causa di vincoli troppo stretti.

Sindacati a Governo, #nonpossiamostaresereni

Scelgono un hashtag ironico i sindacati dell’edilizia per mandare un messaggio al Governo, #nonpossiamostaresereni, e annunciano il monitoraggio dello stato di avanzamento del decreto Sblocca Italia su cui esprimono diversi dubbi. Fillea, Filca e Feneal spiegano infatti che “a rischio c’è il futuro di un intero settore, di centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici e di migliaia di imprese. E’ ormai da troppi anni che si fanno promesse senza poi mantenerle, il nostro settore e la nostra gente non possono più aspettare”

Scuola, al via primo Fondo immobiliare

Nuove opportunità di finanziamento per gli interventi in materia di edilizia scolastica. Stamani il sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi ha presieduto alla firma tra i tecnici del ministero e il sindaco di Bologna, Virginio Merola, del primo Protocollo di intesa che prevede l’utilizzo di un Fondo Immobiliare per la rigenerazione del patrimonio edilizio scolastico e la costruzione di nuovi edifici. Lo stanziamento assegnato a Bologna dal dicastero di viale Trastevere ammonta a 5 milioni di euro che svilupperanno interventi per 30 milioni grazie alla collaborazione fra istituzioni pubbliche e privati. È prevista la costruzione di 5 nuove scuole. “Lo strumento del Fondo immobiliare, grazie alla sinergia tra risorse pubbliche e private, consentirà – spiega una nota ministeriale – di mobilitare risorse importanti per garantire scuole belle e sicure a studenti, docenti e famiglie”. “Questo Protocollo – ha sottolineato Reggi – apre una nuova frontiera per il reperimento di risorse per l’edilizia scolastica attraverso l’ottimizzazione dei finanziamenti pubblici e l’attrazione di stanziamenti privati. Dal successo di questo tipo di operazioni dipende la possibilità di coprire in futuro tutto il fabbisogno di interventi che avremo in materia di edilizia scolastica. Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto grazie allo sforzo dell’Amministrazione e di chi, come il Sindaco di Bologna, ha creduto in questo tipo di iniziativa. Investiamo sul futuro con operazioni non speculative ma virtuose”. “E’ stato un cammino lungo e complesso, ma questo grande risultato premia ogni nostro sforzo. Un particolare ringraziamento – ha aggiunto Merola – va al Miur e al Sottosegretario Reggi che hanno reso possibile l’avvio di questo progetto”. Alla firma del Protocollo erano presenti due importanti investitori che hanno dichiarato il loro interesse a stanziare risorse nel Fondo immobiliare: Inarcassa, la Cassa previdenziale degli ingegneri e degli architetti, e Invimit, la società di gestione del risparmio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nata nel 2013 proprio con lo scopo di valorizzare i patrimoni immobiliari pubblici, anche attraverso lo strumento dei Fondi. “Siamo orgogliosi – ha sottolineato Giuseppe Santoro, vice Presidente di Inarcassa – della nostra partecipazione e speriamo di essere di incitamento per altri investitori”. “Il Protocollo siglato oggi – ha concluso Elisabetta Spitz, Amministratore Delegato di Invimit – dimostra che anche i beni pubblici possono essere una risorsa in campo immobiliare. Si apre una nuova stagione per la rigenerazione del patrimonio pubblico”.

Soddisfatta Inarcassa per firma protocollo

”Grande soddisfazione” viene espressa da Inarcassa, l’ente di previdenza degli ingegneri e degli architetti, per la firma del primo protocollo a favore dell’edilizia scolastica, siglato questa mattina al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca dal sottosegretario Roberto Reggi e dal sindaco di Bologna Virginio Merola. ”In qualità di investitore istituzionale e socio sostenitore privato – si legge in una nota – Inarcassa plaude alla volontà e all’impegno del Ministero e del Comune che con determinazione stanno portando a compimento un progetto pilota complesso ed innovativo a favore del patrimonio immobiliare scolastico e che assicurerà un ritorno positivo anche per l’occupazione di architetti e ingegneri”. ”Credendo nell’utilità di questa iniziativa, che coniuga sviluppo del Paese e sostegno della professione, Inarcassa ha dato la sua adesione sin dall’inizio, siglando un protocollo ad ottobre 2012, di cui ora vede prossima la realizzazione”.

Ansa