I prestiti alle famiglie sono scesi dello 0, 8 per cento sui dodici mesi come nel mese precedente; quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 3,9 per cento. Sale la raccolta, sofferenze in crescita stabile
Sale la quota di denari che le banche riescono a raccogliere, mentre scende ancora quella che prestano alle famiglie e soprattutto alle aziende. Il tutto in attesa delle aste di liquidità decise da Mario Draghi, che con la Bce dovrebbe ridare fiato all’economia reale per mezzo delle banche stesse. Ecco le principali voci dei bilanci bancari nell’indagine periodica di Bankitalia.
Raccolta. A luglio il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 2,9 per cento (2,4 per cento a giugno). La raccolta obbligazionaria, includendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 13,4 per cento sui dodici mesi (12,1 per cento a giugno).
Prestiti. I prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una contrazione su base annua del 2,6 per cento (-2,3 per cento a giugno). I prestiti alle famiglie sono scesi dello 0,8 per cento sui dodici mesi come nel mese precedente; quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 3,9 per cento (-3,1 per cento a giugno).
Sofferenze. Il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze – senza correzione per le cartolarizzazioni ma tenendo conto delle discontinuità statistiche – è risultato pari al 20,5 per cento (20,8 per cento a giugno).
Tassi di interesse. I tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,49 per cento (3,55 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 9,29 per cento (9,27 per cento a giugno). I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 3,96 per cento come nel mese precedente; quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,47 per cento (2,44 per cento a giugno). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,83 per cento (0,86 per cento a giugno).
La Repubblica