A luglio il volume delle vendite al dettaglio è calato nell’Eurozona e nella Ue dello 0, purchase 4% rispetto a giugno quando aumentò dello 0,3% nelle due zone. Rispetto a luglio 2013 +0,8% e +1% rispettivamente
Tornano a calare a luglio le vendite al dettaglio dell’Eurozona, testimoniando le difficoltà economiche nelle quali si dibattono i consumatori europei strozzati dalla stagnazione del Vecchio continente. Ulteriore materiale per la riflessione di Mario Draghi e del board della Bce, che domani potrebbe decidere di agire per cercare di dare maggiore impulso alla rirpesa economica. Secondo i dati di Eurostat, nel luglio scorso, rispetto a giugno, il volume destagionalizzato del commercio al dettaglio è diminuito dello 0,4%, sia nel area dell’euro sia in tutta l’Unione Europea. Gli analisti si aspettavano una flessione dello 0,2%. Se si guarda al raffronto annuo, l’indice delle vendite al dettaglio è invece aumentato dello 0,8% nella zona euro e del 1,0% nella Unione dei 28.
Rispetto a giugno, le vendite di alimentari, bevande e tabacco sono calate nell’Eurozona dello 0,6%, il settore non alimentare -0,2% (ma il carburante per auto ha registrato +0,5%). Nella Ue -0,5% per alimentari, bevande e tabacco, -0,3% per il carburante per auto, -0,2% per il settore non alimentare. Rispetto a un anno prima, le vendite nel settore non alimentare nell’Eurozona sono aumentate dell’1,5%, quelle per carburante per auto sono calate del 2,9%, quelle nel settore alimentare, bevande e tabacco sono calate dello 0,2%. Nella Ue allargata: +2,4% per il settore non alimentare, -3% carburante per auto, -0,2% alimentari, bevande e tabacco.
Per quanto riguarda i singoli Paesi, i progressi maggiori si sono visti in Lussemburgo (+14,1%), Estonia (+9,2%), e Romania (+6,3%), mentre la maggior decrescita è stata registrata a Malta (-2,5%).
La Repubblica