Nei primi otto mesi necessità di cassa a 50,4 miliardi per i minori oneri sul debito
Sui conti pubblici si inizia a sentire l’effetto del calo dello spread. Il ministero dell’Economia ha comunicato ieri che nei primi otto mesi dell’anno il fabbisogno del settore statale si è attestato a 50,4 miliardi di euro, oltre 10 miliardi di euro (10,6 miliardi) in meno rispetto all’anno precedente. Il miglioramento, come ha spiegato il ministero di XX Settembre in una nota «è ascrivibile a minori pagamenti dal bilancio dello Stato, tra cui quelli per interessi sul debito pubblico, a fronte di una sostanziale invarianza degli incassi fiscali». Dunque è stata soprattutto la discesa dei tassi sui titoli di Stato a ridurre il fabbisogno. Oggi il differenziale tra Btp e Bund tedeschi viaggia stabilmente attorno ai 150 punti base, conto i 270 punti che segnava un anno fa. Cento punti in meno significa l’1% in meno di interessi, che sulla montagna del debito pubblico si vedono. In dettaglio ad agosto il fabbisogno statale è stato pari, in via provvisoria, a 7,5 miliardi di euro, che si confronta con i 9,421 miliardi di agosto 2013.
Corriere della Sera