Il finto matrimonio di Arbore e Sonia Aquino
(di Cesare Lanza “Sette”, 19 dicembre 2002) Eccoli qui, davanti a me, sprofondati in un divano di casa Arbore, i due sposini mancati, i protagonisti della beffa mediatica che ha divertito mezza Italia: lui, Renzo, sornione e soddisfatto come un gattone che ha appena fatto caccia grossa, lei, Sonia, sorridente ed elegante, con il seno esplosivo nascosto (ahimè) sotto un ampio maglione. Hanno annunciato nel programma di Piero Chiambretti di essersi innamorati e di aver deciso, repentinamente, di sposarsi. Non solo tra quelli che seguono queste cose, ma anche tra amici e parenti, molti (quasi tutti) ci sono cascati. Poi, la settimana dopo, dopo il chiasso sui giornali e in tivu, i due falsi fidanzati hanno smentito tutto, sempre in diretta, sempre da Chiambretti. Era solo uno scherzo.
Alla tua età – insinuo – ti diverti ancora con queste cose?
Arbore è gongolante. “L’amore non ha età e per lo scherzo c’erano almeno tre buoni motivi…”
E quali?
“Il primo sono sincero era quello di sollevare un po’ di chiasso e fare un po’ di pubblicità al mio ritorno in tivu. Qualcosa dovevo inventarmi.”
E lo dici pure! Su un tema classico: il divo affermato e la debuttante…
“Che male c’è? Ammetti che la storia ha un suo substrato culturale, come dicono gli intellettuali. Una beffa ironica verso i programmi che portano in piazza i sentimenti privati della gente… Come ai tempi di “cacao meravigliao”, la beffa sulla pubblicità: il lancio di un prodotto che non esisteva. Ammetterai che è stato divertente.”
Capisco: non è vero ciò che è vero, nella vita di oggi, ma è vero ciò che appare. Apparire in tivu, poi, è il massimo. Perciò in tivu hai annunciato il falso matrimonio ed è bastato l’annuncio in tivu per trasformare il falso in vero. E il terzo motivo?
“Beh, direi che è stato un bel lancio, un lancio meritato, per la piccola Sonia…”
Senti, Renzo – dico, sospettoso non me la contate giusta. Ho ben notato il tuo sguardo liquido, mentre parli, e anche Sonia mi sembra languidina…
“Beh?” rispondono insieme.
Voglio dire: matrimonio a parte, non è che qualche tenerezza ve la siete scambiata? O ve la scambiate, dietro le quinte, per di più al riparo della burla?
Renzo resta muto, gattonesornione più che mai. Lei invece risponde al volo, quasi da copione: “Diciamo che ci vogliamo bene, molto bene.”
Comunque, se le tenerezze ci fossero, vi sposereste o no?
Sonia: “Devo dire che, al momento della smentita in tivu, Renzo mi è sembrato molto sollevato.”
Renzo: “Non è vero. Ero molto dispiaciuto. Come per la fine di un sogno.”
Sonia: “Mah. Io, io ero molto dispiaciuta. E mia mamma? Era i pochissimi che sapevano la verità, ma c’è rimasta malissimo. Sembrava davvero la fine di una storia d’amore, mi ha detto con amarezza al telefono.”
Renzo: “Mah, forse potremmo continuare… Inventare un nuovo capitolo.”
Potreste sposarvi sul serio, così fareste fare la figura del fesso a chi vi sta intervistando adesso.
Renzo: “Seriamente: Sonia è bravissima. Mi basta darle due imbeccate, come con i più bravi, per andare avanti… Ha i tempi giusti, come Benigni.”
Ecco parole di amore vero!
“E’ così: tutti hanno visto nel nostro programma come sia brava Sonia, a tenere testa a me e a Nino Frassica.”
Torniamo alla beffa nuziale. Ci sono cascati tutti?
Sonia: “I miei parenti e amici di Avellino, tutti. Temo anche che poi siano rimasti molto delusi. Inconsolabili.”
Renzo: “Il mio amico più caro, Gerardo Gargiulo, mi ha rimproverato, mortificato anzi arrabbiato. Ti sposi e non dici niente a me, vai a dirlo in televisione? … Si è offeso. Invece Adriano Aragozzini era entusiasta. Adesso – mi ha detto – devi metterla subito incinta!”
E perché?
“Adriano si è sposato a sessant’anni con una giovane donna e le ha fatto subito tre figli, ha una visione del matrimonio come un traguardo sociale…”
E gli altri del giro più stretto?
“Marisa Laurito, che controlla le mie scorribande sentimentali, ci ha creduto in pieno. Roberto D’Agostino era dubbioso, mi ha telefonato al mattino successivo, io ero in trance, ho dovuto ammettere la verità… Silvia Annichiarico ci ha creduto, mi ha fatto i complimenti e gli auguri, ma era gelosissima per essere stata tenuta all’oscuro. Il problema maggiore è stato con i giornalisti.”
Le vittime. I beffati.
“Sono amici. Non potevo prenderli in giro più di tanto. Ero assediato dalle telefonate e dai messaggi, ma non rispondevo al telefono. Mi sono chiuso in casa. Anche per Sonia, una tortura… Ma lei non risponde mai al telefono.”
Sonia: “Preferisco comunicare via sms…”
Renzo: “Ho avuto problemi anche con qualche ragazzotta…”
Sonia: “E perché le chiami ragazzotte? E chi sono? E cosa volevano?”
Renzo: “Niente, niente: non capivano, ecco tutto…”
Sonia: “E cosa volevano, cosa dovevano capire!?”
Rieccovi! Renzo si giustifica, Sonia sembra infastidita e gelosa… Qui la love story o c’è stata, o c’è, o ci sarà…
Sonia: “Non rispondo.”
Renzo: “Magari! Tornando seriamente alla beffa, lo sai che alcuni amici mi hanno rimproverato per la presunta caduta di stile. Come? – dicevano – sei sempre stato restio a parlare della tua vita privata, e poi annunci che ti sposi in tivu, come una qualsiasi carrambata, come a Stranamore!”
Davvero nessuno ha capito, al volo, che era solo uno scherzo?
“Luciano De Crescenzo. Ma lui è sempre innocentista, per principio.”
Vi conoscete da tanto tempo?
Renzo: “Da pochissimo. Appena un po’ prima dell’inizio del programma.”
Sonia: “Da troppo poco…”
E dai! Se non la smettete di cinguettare, scriverò che vi sposate davvero.
Cos’è stato, un colpo di fulmine?
Sonia: “E’ la parola giusta.”
Renzo: “Lo ammetto.”
Vorrei che ciascuno di voi due mi dicesse come vede l’altro/a. Seriamente, amore o non amore, matrimonio o no… Niente giri di parole, per favore.
Sonia: “La prima parola che mi viene in mente è: maestro. Renzo è un maestro. Brillante, ironico, intelligente. Di grande compagnia. Mi fa morire dal ridere…”
Renzo: “Basta, basta… Non esagerare.”
Possibile che non abbia un difetto?
“Non ne ho scoperto uno, finora.”
E Sonia?
Renzo: “Sonia ha un talento naturale, basta accendere la luce. Ha le stelline negli occhi, come dico io per distinguere chi va bene per la televisione e chi no. Occhi di velluto. Un bel sorriso, bello sì: lei è bella come il sole. E poi è diversa dal prototipo delle ragazze imposte oggi dalla tivu. Perchè ha finezza.”
Sonia: “Basta, basta,… Non esagerare.”
Renzo: “Me ne intendo. Sono stato io a inventare le belle ragazze parlanti, in tivu. Prima c’erano solo vallette mute, la Ciuffini, la Dora Moroni. Con me sono arrivate Isabella Rossellini, Stella Pende, Milly Carlucci… Insomma, se c’è talento lo vedo. Sonia ha talento, credimi.”
Un’ultima domanda è d’obbligo…
Sonia: “Sono pronta.”
Renzo: “Temo le domande trappola…”
Qual è il vostro rapporto reale col matrimonio?
Renzo: “Invidio il matrimonio degli altri. Quanto a me, non ci sono mai arrivato per mera pavidità. Sono un artista: temo che la mia libertà possa restare soffocata, che la vita possa essere esclusa dai miei giochi…”
Non ti sposerai mai?
“Questo non è prevedibile. Chi può dirlo?”
Sonia: “Per me il matrimonio è un sogno. Lo vedo come un rifugio, un’isola felice.”
E se un giorno decideste di sposarvi, Renzo per Sonia e Sonia per Renzo corrisponderebbero all’ideale, o all’identikit, di partner che avete in mente oggi?
Sonia: “Ma che razza di domande sono! E’ imbarazzante rispondere.”
Ti prego.
“Non ci ho mai pensato. Per il carattere, sì: Renzo ha il carattere che dovrebbe avere un marito ideale.” Renzo: “Sonia corrisponde esattamente alla moglie ideale, che avrei in mente se un giorno dovessi cedere al matrimonio. Per età e personalità.”
Mi allontano quasi in punta di piedi, mentre i due piccioncini continuano a tubare. E’ arrivata una telefonata e Renzo ride, compiaciuto più che mai. E’ Mariangela Melato (ex grande amore di Arbore) che fa i complimenti: non capisco, mentre me ne vado, se per la notizia delle nozze, o per la smentita. “Grazie, grazie…”, Sonia mormora al telefono: è incantevole. Che scherzi o no, quanto si può capire, la tentazione (o la fantasia) di Renzo.