CESARE LANZA AD ALTO CONTENUTO EROTICO
LANCIA IL SUO NUOVO ROMANZO CALDO ARGENTO
di Mariano Sabatini
Una “firma” prestata, stabilmente, alla televisione. Cesare Lanza spazia anche dal cinema alla narrativa (è appena uscito il suo romanzo “Caldo argento” per Curcio), dai giornali alle grandi manifestazioni canore come il Festival di Sanremo. Insieme a Paolo Bonolis firmerà, per la seconda volta, la gara musicale di Rai Uno. E tra qualche settimana tornerà alla guida degli autore del pomeriggio domenicale di Canale 5.
Lanza, alla sua età, debutta come regista e come romanziere. Pudori, insicurezze, motivi di orgoglio?
“Per la verità, avevo già pubblicato alcuni, pochi, romanzi: il primo a trent’anni. “Nenè”: vinse il Premio Sila e ispirò l’omonimo film, non brutto, di Salvatore Samperi. Più che di pudori e insicurezze parlerei di vocazioni lasciate libere tardivamente. Rimpiango un po’ di non aver scritto di più, altri romanzi, e di non aver cercato esperienze cinematografiche in età giovanile. Ma è andata così.”
“Caldo argento” ha atteso tanto per la pubblicazione. Perché pensa che oggi possa incontrare l’attenzione dei lettori?
“Da giornalista e da autore televisivo, la mia stella polare è il pubblico. Quando scrivo un romanzo, penso solo a me stesso, a tirar fuori ciò che ho dentro. Non mi interessano le vendite, se non per vanità”.
É un romanzo ad alto contenuto erotico.
“Mi avevano impressionato e turbato le confidenze, sfacciate ma sincere, di alcune mie amiche milanesi negli anni Settanta”.
Pare che Brass voglia farne un film. Quali attori potrebbero dare volto ai personaggi di “Caldo argento”?
“Mi piacerebbero Francesca Neri e Lucrezia Lante della Rovere”.
Che posto occupa oggi l’erotismo nella sua vita?
“Fantasie. Elaborazioni cerebrali”.
Giornalista, direttore di grandi quotidiani, autore tv: quale dei due mondi è sessualmente più promiscuo?
“La televisione è assai più libera, e oserei dire per nobilitare il genere: libertaria, rispetto al mondo dei giornali. Anche se una performance in un camerino è quasi banale e invece è f ormidabile un episodio attribuito a un mio amico direttore: faceva l’amore con una giornalista in tipografia, nascosti dietro i rulli della carta di scorta per la stampa…ma i redattori se ne accorsero e si davano appuntamento per spiarli. Erano gli anni Ottanta. A ripensarci, però, che scomodità!”
A lei, da sempre uomo di potere, capita che le donne le si offrano?
“Esplicitamente, per fortuna, no: non saprei, forse resistere, alle tentazioni. Più facile dribblare allusioni e sguardi. In ogni caso, mai nell’ambito del lavoro che svolgo”.
Un “no” di cui si è pentito? E un “sì”?
“Non ho mai detto no se dentro di me era sì. Quanto ai sì, se rinascessi con la consapevolezza della vita che ho vissuto, o sceglierei la castità, oppure i sì si conterebbero sulle dita di una mano, mentre, in questa prima vita, non basterebbe un millepiedi”.
Adesso le è venuto in mente di creare un’accademia di spettacolo e giornalismo di cosa si tratta?
“Ci saranno corsi di giornalismo, televisione, teatro, cinema, scenografia. L’Accademia si chiama Studio 254 e si comincia, a Roma, ai primi di ottobre. Chi fosse interessato, mi scriva a cesare@lamescolanza.com”.
Chi saranno gli insegnanti?
“Ci saranno insegnanti stabili e, a sostegno e corredo illustre, so che mi daranno una mano i molti personaggi con cui ho stretto rapporti amichevoli, in quarant’anni”.
La prossima stagione la vedrà tra gli autore di “Talk”, nel pomeriggio domenicale di Canale 5.
“E’ una nuova versione della proposta domenicale, ho fatto sette volte “Domenica in” e due volte “Buona domenica”. In altre parole, senza week end per dieci anni. Questa volta, niente intrattenimento: solo analisi, serie o lievi che siano”.
L’arrivo di Maria De Filippi alla domenica, lo considera un ridimensionamento?
“Al contrario, un impreziosimento. I rapporti sono eccellenti e lei è una campionessa”.
Poi sarà ancora a Sanremo con Bonolis
“Paolo mi ha dato questo immenso piacere e gliene sono grato. Anche perché, come sempre, Bonolis affronta i progetti con la voglia primaria di innovare. L’unica anticipazione possibile oggi è questa: ci saranno notevoli novità”.
AFFARI ITALIANI, 25-08-08