Le nuove mete turistiche di questa estate? Possono essere dietro casa. Come l’Albania e il Montenegro, che hanno conosciuto negli ultimi anni un vero e proprio boom economico. Se l’Albania ha infatti registrato un costante miglioramento delle proprie performance economiche (+3,7% nel 2016 e +3,8 nel 2017, secondo l’Ambasciata d’Italia in Albania), il Pil del Montenegro registrerà una crescita del +3% nel 2018, in base alle stime dell’Institute for Strategic Studies and Prognoses (Issp). Numeri in linea con le proiezioni della Banca Mondiale, secondo cui la crescita del Montenegro ha registrato un + 4,3% nel 2017.
I dati positivi del flusso economico si intrecciano perfettamente con il trend del turismo, in costante crescita: un binomio che accomuna entrambi i paesi dei Balcani, che potrebbero, di questo passo, seguire le orme della ben più nota Croazia. Solo a gennaio 2018 infatti, secondo le statistiche Instat – l’Istituto di Statistica dell’Albania – in Albania sono arrivati 232.000 turisti stranieri, ben 34,5% in più rispetto a gennaio 2017. Parallelamente, il Montenegro nel 2017 è entrato nella classifica dell’Indipendent delle 12 mete turistiche europee da visitare. Guidato dal forte desiderio di entrare nell’Unione Europea (come ha affermato recentemente il nuovo ambasciatore Luca Zelioli), il Paese potrebbe compiere il passo decisivo nel 2025, come delineato da Bruxelles.
Il motivo di questo boom? Più di uno, a ben vedere:
La vicinanza all’Italia e agli altri principali bacini turistici d’Europa (il traghetto da Bari a Durazzo, per esempio, impiega circa 10 ore viaggiando anche di notte);
Un turismo ancora crescita, e non (ancora) di massa;
Un ottimo rapporto qualità/prezzo (una camera doppia in un 4 stelle a Saranda, una delle mete più gettonate in Albania, costa in media 65€);
Presenza di attrazioni naturalistiche e di punti di interesse culturali (solo l’Albania, per esempio, conta 3390 attrazioni turistiche, secondo l’ultimo bilancio del Ministero del Turismo e dell’Ambiente Albanese).
Non solo: mentre il Montenegro, ancora al riparo dal turismo di massa, conta quasi 300 chilometri di spiagge belle come quelle della Croazia, l’Albania può vantare la presenza ormai operativa della piattaforma AlbaniaTravel.com di Alpitour, lanciata nel 2017. Con oltre 350 strutture presenti, l’integrazione del booking per i traghetti e una sede fisica a Tirana, il portale si rivolge sia ai privati che alle aziende, per l’organizzazione di business meeting. La scelta di Alpitour potrebbe rivelarsi vincente, se è vero l’anno scorso il 75% per cento dei clienti delle principali strutture alberghiere era italiano (un aumento del 20% rispetto al 2016) con provenienza prevalentemente dal Sud Italia. Ecco, allora, spiegato un balzo del turismo che in Albania ha registrato un + 7% nel primo semestre del 2017.
I luoghi più gettonati del Paese?
Mille più uno, partendo da Berat (cittadina a circa due ora a sud di Tirana) patrimonio dell’Unesco dal 1992, e dal piccolo borgo medievale di Kruja, l’antica capitale albanese da cui si gode una vista pittoresca delle colline circostanti. Sulla costa, tra le mete più visitate spuntano Saranda, località marittima nel sud del Paese e, poco più a nord, Porto Palermo, piccola baia della riviera albanese su cui sorge anche un antico castello.
In Montenegro, il tratto di costa più bello è Boka Kotoskar (o Bocche di Cattaro), inserito dal 1979 nella lista dei Patrimoni dell’Umanità Unesco. E’ all’ingresso delle Bocche di Cattaro che sorge Herceg Novi (per gli italiani Castelnuovo) località balneare che si affaccia sulla costa adriatica, a poca distanza dal confine con la Croazia. Proseguendo verso la costa ed il suo tratto più interno si arriva a Perasto, località caratteristica e famosa per l’isola di San Giorgio e l’Isola dello Scalpello, su cui sorge il santuario omonimo.
Tra bellezze naturalistiche, patrimoni culturali e possibilità di praticare trekking e rafting, Albania e Montenegro sembrano essere davvero le nuove mete balneari dove il low cost è di lusso, e accessibile.
Anche la strategia quinquennale per il turismo (2018 – 2022), pubblicata dal Ministero del Turismo e dell’Ambiente dell’Albania, parla chiaro: l’obiettivo primario è infatti aumentare il contributo del turismo nei ricavi totali di Stato, incrementando il numero di dipendenti nel settore e puntando a nuovi investimenti pubblici. E’ proprio in sinergia con questi obiettivi che il governo ha offerto alcuni incentivi per la costruzione di nuove strutture. Obiettivo? Aggiungere almeno 5 resort entro il 2022, sull’altra sponda dell’Adriatico che è già un nuovo mondo da scoprire.
Business Insider