Il leader del Carroccio annulla comizio in Lombardia e torna nella Capitale. Sul tavolo la proposta dei 5s: Conte premier ma Savona non più all’economia. Mattarella concede altro tempo. Calenda: “Spingono l’Italia verso il default”
Gentiloni. Cottarelli. Conte. Nell’Italia dove stallo politico significa avere tre governi in stand by, oggi potrebbe essere il giorno buono per lasciarsi alle spalle almeno l’incertezza su questo versante. Perché il leader della Lega Matteo Salvini sta valutando in queste ore (l’ennesima) proposta di Luigi Di Maio. Ovvero: un esecutivo guidato dal professore Giuseppe Conte con Paolo Savona non più all’Economia. Da Salvini – oggi a Roma dopo aver annullato una tappa in Lombardia del suo infinito tour elettorale – potrebbe rispondere in giornata. Il presidente della Repubblica ha concesso altro tempo per arrivare al governo politico.
Calenda: “Stanno mandando l’Italia in default”. E l’opposizione si fa sentire. Un “teatrino vergognoso fatto da apprendisti stregoni”, dice Carlo Calenda a Circo Massimo. “Io sono contrario ai governi tecnici ma il governo politico va bene se non distrugge in poche settimane i risparmi degli italiani. E non riguarda solo l’uscita volontaria dall’euro ma il mandare l’Italia in default”. L’esponente del Pd affronta anche il tema del Fronte Repubblicano: “Non può essere un’accozzaglia. Finora il Pd si è perso nelle liti interne. Io mi presenterò all’interno di quella lista, con un suo simbolo autonomo e un leader riconosciuto che è Gentiloni, non farò mai un partito”. Per Calenda le elezioni politiche che si delineano all’orizzonte, se non si dovesse arrivare a un governo M5S-Lega, “saranno come quelle del ’48”, quando l’Italia fu chiamata a decidere “se andare nel blocco comunista o restare in Occidente”.
Alle 15 il sit-in dei socialisti in piazza Montecitorio. Oggi pomeriggio alle 15 militanti e parlamentari del Psi terranno un sit in Piazza Montecitorio. Per il segretario Nencini “Fuori dall’euro, l’italia è nel caos. Nei giorni in cui Salvini e Di Maio discutevano del governo tenendo il paese nello stallo, sono stati bruciati 50 miliardi, tra calo in borsa e titoli di stato. Nel corso del sit-in i militanti esporranno vari cartelli tra cui uno su cui campeggerà la scritta “Fuori dall’euro? l’inferno è grigio verde“.
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