di Cesare Lanza per LaVerità
Luigi Einaudi
L’intervento di Sergio Mattarella è stato molto discutibile, nel rievocare – nella delicata situazione politica di oggi – la fermezza del primo presidente della Repubblica nell’affermare i poteri del Quirinale. Ma un aspetto positivo c’è stato: il ricordo di un grande statista di 70 anni fa, probabilmente ignoto ai giovani. Un omaggio alla memoria, sempre importante, in un Paese privo di memoria..
Paolo Gentiloni
Giulio Regeni è stato ucciso, dopo orribili torture, in Egitto nel 2016. Paola Regeni la mamma coraggiosa e tenace – ha iniziato lo sciopero della fame, insieme con l’avvocato Alessandro Ballerini. Per protestare contro l’arresto dell’attivista Amai Fathy, sostenitrice di Giulio. Inevitabile pensare all’inadeguatezza del governo Gentiloni, che in due anni non ha saputo tutelare la famiglia Regeni né esigere la verità.
Silvio Berlusconi
II grande ottuagenario ritorna protagonista di primo piano. Ha ancora sulla groppa cinque processi, ma porta a casa la riabilitazione del Tribunale di Milano. Piaccia o non piaccia, ci saranno novità non solo nel centrodestra, ma anche nella scena politica nazionale. Per l’ennesima volta il Cav risorge dopo essere stato considerato finito. Come e quando si muoverà?
Gigio Donnarumma
Brutta domenicale non è la prima per il giovanissimo portiere del Milan, che fino a ieri era da tutti celebrato come predestinato a una trionfale carriera. Si allunga la serie delle sue papere e il Milan deve rinunciare a una preziosa vittoria contro l’Atalanta. Per di più i tifosi ultra rifiutano la sua maglia e la Juve fa sapere di non essere interessata all’acquisto e di preferire il genoano Mattia Perin.
Massimiliano Allegri
Quattro scudetti consecutivi nella Juventus, il suo quinto considerando quello conquistato alla guida del Milan. E quattro vittorie consecutive in Coppa Italia a fianco degli scudetti. E due volte in finale in Champions league, l’unico trofeo che manca allo straordinario allenatore toscano. Impareggiabile nella gestione dei tanti (e capricciosi) assi bianconeri.
Mauro Icardi
Disastrosa Inter con il Sassuolo, una sconfitta imprevedibile. Sarebbe però sbagliato dare la croce ancora una volta a Luciano Spalletti, che pure dovrà rispondere del deludente campionato dell’Inter se non riuscirà a qualificarsi per la prossima Champions. Con il Sassuolo la squadra ha dominato, ma il goleador si è mangiato colossali occasioni da
gol.