Siglato il contratto integrativo. In questo modo i dipendenti potranno concedere le proprie ore di lavoro in eccesso a chi ne avrà bisogno
C’è sempre in un’azienda qualcuno che un giorno vorrebbe uscire prima mentre il collega a fianco starebbe volentieri a lavorare qualche ora in più. Si può sempre chiedere un permesso, ma Benetton ha risolto in altro modo, ha introdotto nel nuovo contratto integrativo aziendale la “Banca etica ore”. Una strada già imboccata da Luxottica nel 2015, che in buona parte risolve il problema. Ma come funziona? Ciascun dipendente può donare una parte o tutte le ore accantonate a favore dei colleghi che ne abbiano bisogno, una “banca” alla quale contribuirà anche l’azienda. Un modo per andare incontro alle esigenze dei dipendenti, che così possono godere di più flessibilità. Ci sono anche altre novità però nel contratto integrativo approvato prima dalle assemblee dei lavoratori del Gruppo e poi dai sindacati e che avrà la durata di tre anni, fino al 31 dicembre 2020. A goderne saranno i 1.400 dipendenti elle sedi di Ponzano Veneto e Castrette di Villorba.
Il nuovo integrativo introduce infatti strumenti legati sia al consolidamento del sistema di relazioni industriali, sia un nuovo modello di organizzazione del lavoro e di valorizzazione delle risorse interne. Con un punto di arrivo tutto teso a un miglioramento generale delle condizioni di benessere dei lavoratori e alla solidarietà. Che è un po’ la direzione che stanno prendendo molte grandi aziende, sia per trattenere i talenti, sia per facilitare la vita familiare e personale dei lavoratori. Oltre a Banca ore etica sono infatti cresciute le opportunità legate al welfare aziendale, già ampiamente presente in azienda e valorizzato dal portale “Benetton per te”, con la possibilità di trasformare l’importo del premio di risultato eventualmente maturato tutto o in parte in servizi. Miglioramenti sono stati apportati anche ai contenuti del nuovo piano di assistenza sanitaria integrativa, già introdotto sperimentalmente dal luglio 2015 e oggi diventato strutturale. Sul fronte della valorizzazione delle risorse interne e dell’organizzazione del lavoro, il nuovo integrativo punta sulla possibilità di aumentare la fruizione del lavoro agile e della flessibilità in entrata, interventi per la formazione dei dipendenti e la loro crescita professionale. Infine vengono introdotte opportunità economiche per i lavoratori, che saranno variabili e commisurate ai risultati aziendali anche in termini di efficienza e produttività. “L’introduzione della Banca Ore Etica, insieme agli altri importanti provvedimenti contenuti nel nuovo contratto integrativo aziendale – commenta Paolo Vasques, Direttore delle Relazioni Industriali di Benetton Group – testimoniano come il Gruppo continui a essere un laboratorio di innovazione nel campo delle relazioni industriali. Gli interventi previsti dall’accordo per migliorare il benessere dei lavoratori e valorizzare le risorse confermano inoltre la volontà di Benetton Group di mettere le persone sempre più al centro della politica aziendale.” E a vigilare che tutto funzioni al meglio ci sono i sindacati.
di Barbara Ardu’, La Repubblica