La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ieri ha scritto al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al presidente dell’Anci Antonio Decaro per informarli della mozione, approvata all’unanimità dall’Assemblea Capitolina, riguardo alla necessità di rispettare la continuità didattica ed educativa per tutti gli alunni non ancora vaccinati. In pratica il comune di Roma chiede che sia “rispettata la continuità didattica ed educativa con particolare evidenza verso i bambini regolarmente iscritti all’asilo nido e alla scuola dell’infanzia (fascia 0-6 anni), i cui genitori non avessero ancora assolto l’obbligo di vaccinazione”. Immediata la reazione del ministro della Salute. “Non si può scherzare sulla pelle dei nostri bambini”, scrive Beatrice Lorenzin su Facebook, “il decreto vaccini è stato studiato anche per tutelare quei bambini troppo piccoli per essere vaccinati e quelli affetti da malattie per le quali non possono accedere alle vaccinazioni”. Inevitabilmente la questione scatena il dibattito elettorale. “Non credo che sia giusto allontanare i bambini da scuola solo se hanno un piano vaccinale diverso, atteso che devono essere vaccinati anche con le loro specificità, perché ogni bambino ha una storia a sé”, ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a Radio1.
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