L’ex Bayern è il nome forte che il presidente della Figc cerca per la panchina azzurra dopo la mancata qualificazione al mondiale e l’esonero di Ventura.. La ‘trattativa’ affidata all’ex dirigente del Milan che ben conosce l’allenatore emiliano
Questione di giorni insomma, e l’operazione andrà in porto. Insomma, tutti i tasselli stanno andando al loro posto. Lunedì non ci sarà rivolta contro Tavecchio: gli unici ad opporsi saranno i calciatori con Tommasi. La Lega Dilettanti, che ha ben sei consiglieri, è fedele all’attuale presidente, ma Sibilia chiede che il suo ruolo politico di vicario venga rafforzato. E poi vuole la riforme, la sua Lega, quella Dilettanti: d’altronde è l’unica che ha funzionato a pieni giri in questi tempi. Gabriele Gravina, n.1 della Lega di C, con molti club in difficoltà, stavolta non farà la guerra a Tavecchio. L’obiettivo di Gravina è quello di diventare amministratore delegato della Lega di Serie A: Tavecchio, che di quella Lega è il commissario, può aiutarlo? Non facile, il ministro Lotti ad esempio vuole Novari. La road map che sarà annunciata lunedì prevede molti passaggi importanti, da gennaio il tavolo con la riforma dei campionati, poi incentivi a chi impiega i giovani, la ristrutturazione del Club Italia (Maldini o Pirlo potrebbero avere un ruolo ma è giusto far fuori Oriali?), un maggiore potere da parte del presidente (accusato da più parti di aver delegato troppo alcune funzioni all’interno della Figc, eccetera), le seconde squadre, un freno (non facile) agli stranieri, eccetera. Insomma, è arrivato davvero il momento di mettere da parte gelosie e guerre interne: si è perso troppo tempo in questi anni.
Fulvio Bianchi, Repubblica.it