«Sono state promosse importanti politiche di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per rilanciare l’occupazione femminile. Per esempio, il congedo parentale facoltativo è stato esteso ai 12 anni del figlio, con una retribuzione al 30% dello stipendio fino al sesto anno; è stata data la possibilità di utilizzare il congedo parentale a ore ed è stato previsto uno specifico congedo per le donne vittime di violenza. capital. Sono poi stati di recente stanziati 110 milioni complessivi per gli anni 2017-2018 destinati alle aziende che nei contratti di secondo livello garantiscano misure di conciliazione vita-lavoro migliorative rispetto a quelle già previste». Sono alcuni dei risultati ottenuti dal governo, descritti da Maria Elena Boschi, sottosegretaria di stato alla presidenza del consiglio dei ministri con delega alle pari opportunità, nell’intervista a Capital, mensile leader dell’informazione economica.
L’intervista è pubblicata in apertura del libro The Most Advanced Companies in Gender Equality, preparato da Capital in occasione del G7 di Taormina del 15-16 novembre, summit dedicato alle pari opportunità donne-uomini che chiude l’anno di presidenza italiana.
Nell’intervista a Capital, Boschi ricorda che «in Italia il tasso di occupazione delle donne (15-64 anni) è ormai al 50%, facendo registrare il livello più alto dall’avvio delle serie storiche dell’Istat nel 1977. È sicuramente un dato importante che tuttavia, considerata la distanza di circa 20 punti dal tasso di occupazione maschile, ancora oggi testimonia le difficoltà e gli ostacoli che le donne incontrano nell’accesso al mercato del lavoro nonostante le loro competenze in molti casi più elevate degli uomini». Secondo Boschi, «il “Lavoro agile” è un diverso modo di intendere la prestazione lavorativa, basata sul risultato, ovunque lo si produca. Per questa ragione è sicuramente in grado di incidere nel profondo sulla cultura delle organizzazioni, aprendo la strada a una reale eguaglianza di genere nel mondo del lavoro e alla più ampia condivisione delle responsabilità familiari nelle coppie. Le donne dovrebbero poi cogliere maggiormente le opportunità offerte da nuove tipologie di lavoro che riguardano ict o industria digitale. Per questo è importante incentivare, fin da piccole, le ragazze allo studio delle stem», le materie tecnico-scientifiche.
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