In Corea del Nord un tunnel è crollato per colpa degli esperimenti nucleari, ci sarebbero centinaia di morti. È quanto riportano i media internazionali, anche se le informazioni sono poche e frammentarie: il collasso è avvenuto nella centrale di Punggye-ri, sito del test nucleare dello scorso settembre. L’incidente non è di oggi, ma si parla del 10 ottobre. Ma dalla Corea del Nord le notizie filtrano con il contagocce.
Secondo la tv giapponese, i morti sarebbero duecento. Le persone rimaste intrappolate erano 100 e altrettanti sarebbero i soccorritori accorsi nel tentativo di portare in salvo qualcuno, quando un’altra ala del tunnel sarebbe crollata uccidendoli.
Esperti esteri e attivisti per i diritti umani avevano avvertito questo mese del pericolo di disfacimento delle strutture di Kim Jong-un. Solo pochi giorni fa, la Corea del Sud ha avvertito che un’altra prova nucleare sul sito potrebbe portare ad un totale crollo della montagna, causando una pericolosissima perdita di materiali radioattivi.
E la Cina ha anche lanciato un avvertimento a Kim per quanto riguarda lo stato del sito di test nucleari, attraverso l’Istituto di Geologia e Geofisica dell’Accademia Cinese delle Scienze: «La Cina non può sedersi e attendere che il sito non imploda».
La Stampa