#CIAK9 Pupdate:
Sometimes, even after testing, our pups make it clear being an explosive detection K9 isn’t for them https://t.co/nPZl6YWNKb pic.twitter.com/07TXRCH7bp— CIA (@CIA) 18 ottobre 2017
Lo scrive l’agenzia d’intelligence americana in un blog sul suo sito ufficiale. «Per i nostri istruttori l’imperativo è che i cani si divertano nel lavoro che fanno – spiegano -. Talvolta però, anche se i cagnolini superano tutti i test e imparano a riconoscere l’odore degli esplosivi, fanno capire che quella non è la vita che fa per loro».
Proprio come succede per gli uomini, possono esserci “periodi no” anche per i cani. Le tipiche giornate storte, quando la pigrizia ha il sopravvento e impegnarsi nel lavoro è più difficile. Di solito sono fasi transitorie per mille possibili motivazioni che gli istruttori devono capire, trasformandosi in psicologi canini.
Talvolta c’entra la noia e allora basta un po’ di tempo in più per il gioco. Altre volte i cani sono stanchi e allora serve un periodo di riposo per superare lo stress. Possono esserci motivazioni mediche come una possibile allergia al cibo.
Ma per certi cani, come Lulu, non è affatto una questione temporanea. Semplicemente questo non è il lavoro che fa per lei. Non le interessa cercare gli esplosivi e non cambia idea neanche con premi, cibo e giochi. Così gli istruttori hanno preso la decisione migliore per lei: l’hanno esclusa dalla scuola e licenziata dalla Cia.
Ma il suo istruttore si è ormai affezionato a lei e ha deciso di adottarla. Ora Lulu ha una nuova casa e una famiglia con cui giocare. Non è più costretta a seguire l’odore degli esplosivi ed è felice.
Daniele Erler, La Stampa