Il Machine Learning Journal sarà una finestra aperta sui progressi di Cupertino in questo fondamentale campo
Apple ha un problema: nel cruciale campo dell’intelligenza artificiale è da tempo considerata in difficoltà rispetto ai suoi principali rivali (Google, Facebook e Amazon). Le ragioni sono molteplici e riguardano anche la sua proverbiale segretezza, che rischia di tenere alla larga da Cupertino i principali talenti del settore, preoccupati di venir tagliati fuori dal giro di conferenze, interviste, pubblicazioni e quant’altro.
La seconda, e più importante, ragione delle difficoltà di Apple riguarda invece uno svantaggio strategico: laddove i suoi concorrenti raccolgono enormi quantità di dati grazie a motori di ricerca, social network, portali di shopping e non solo, il noto rispetto della privacy di Apple non le consente di curiosare negli iPhone o negli iPad dei suoi utenti allo scopo di ottenere i dati fondamentali per istruire i sistemi di machine e deep learning.
In entrambi i casi, Apple sta cercando di scrollarsi di dosso quest’immagine: non solo da qualche mese ha iniziato a sollevare il velo di segretezza, pubblicando una prima ricerca, ma ha appena lanciato una vera propria rivista dedicata al tema dell’intelligenza artificiale: l’Apple Machine Learning Journal , sul quale gli ingegneri di Cupertino racconteranno in modo accessibile i progressi, le ricerche e le prospettive dell’AI. L’obiettivo è chiaro: sottrarre ai suoi rivali, in particolare a DeepMind di Google, qualcuno dei tantissimi titoli che le loro ricerche conquistano sui siti specializzati (e non solo) e rendersi più visibili ai professionisti del settore (non a caso la sezione Jobs at Apple gode di ottima visibilità).
La prima ricerca pubblicata sul Journal, inoltre, racconta proprio i progetti a cui Apple sta lavorando per sopperire alla sua mancanza di dati, per esempio sfruttando immagini sintetiche di volti per usarle, al posto delle foto, nell’addestramento dei sistemi di machine learning dedicati al riconoscimento facciale. Se davvero Apple compirà i passi necessari a recuperare il terreno perduto nei confronti dei rivali lo scopriremo solo nei prossimi anni. Di sicuro, Siri sarà la prima a giovarne.
La Stampa