Le indagini sono in corso, ma sembra ormai accertato che sia stato un idiota (forse più di uno) in piazza a Torino a gridare “Una bomba, una bomba!”, provocando panico fra i trentamila tifosi convenuti a seguire la partita della Juventus. È successo dopo il 3 a 1: possibile che sia stato un provocatore, tifoso di un’altra squadra. Speriamo che sia acciuffato.
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.ZINEDINE ZIDANE
Pensavamo, quasi tutti, che fosse stato scelto per allenare il Real Madrid solo per la sua qualità di ex calciatore. Invece Zidane ha vinto la Champions due volte di seguito, un record, e ha primeggiato anche in campionato, davanti al Barcellona. E ha dato una lezione di tattica, sempre contro ogni pronostico, al rivale Massimiliano Allegri, favorito, e ben più esperto.
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ANGELINO ALFANO
Matteo Renzi lo ha utilizzato cinicamente, quand’era al Governo, apprezzando la sua collaborazione e l’apporto di pochi voti. Ma la nuova legge elettorale limita al 5% l’ingresso in Parlamento, Angelino strepita a destra e a manca, grida al tradimento, e si prende le beffe, oltre al danno. Farebbe meglio a concentrarsi su qualche alleanza, per superare l’ostacolo.
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ANDREA AGNELLI
Il presidente juventino sognava il triplete, dopo i successi in Coppa Italia e in Campionato. La batosta della finale di Champions rischia di rovinare la meritata festa per un’ottima stagione. E lui, da bravo leader, rincuora la squadra, sussurrando (si è visto in tv) parole incoraggianti nelle orecchie di tutti. L’obiettivo resta la Coppa Europea, il trofeo più importante.
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MAURIZIO CROZZA
Ha lasciato La7 per rifugiarsi sul nono canale. C’è chi ironizzava: “Chissà come si fa a trovarlo sul telecomando”. Ironia giustificata: i risultati sono discreti, ma non bastano. Il calo di immagine – di visibilità, di popolarità – è evidente, sotto gli occhi di tutti. Il comico fino a un paio di mesi fa era considerato il primo della classe: rifarebbe la stessa scelta?
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FRANCESCO TOTTI
Sembra divertirsi e gioca a scacchi (per la verità, preferisce il poker) lasciando tutti – in primis i dirigenti della Roma – in una condizione di incertezza. Accetterà di fare il dirigente? O andrà a giocare in Cina o in America o in Inghilterra? O in una piccola squadra italiana? In cuor suo, sornione com’è, avrà deciso. Forse medita un colpo a sorpresa. E l’attesa cresce.