Il mobile ha rappresentato negli ultimi anni la spinta propulsiva per Facebook: ormai rappresenta circa l’85% dei ricavi pubblicitari. Ma potrebbe essere anche la causa di insoddisfazione degli investitori. Perché la quota del mobile era dell’82% nel primo trimestre del 2016 e dell’84% nell’ultimo dello scorso anno. Questo significa che la spinta sta perdendo forza e che l’incremento dei ricavi dovrebbe ridursi ulteriormente nei prossimi mesi. D’altronde già le news feed degli utenti sature hanno impedito di inserire ulteriore pubblicità. Facebook ha fatto il pieno, soprattutto in America, altrimenti avrebbe potuto crescere ulteriormente.
Gli utenti comunque non mancano, persino negli Usa e Canada si sono aggiunti 3 milioni di iscritti nel trimestre, anche se l’incremento maggiore arriva dall’area Asia-Pacifico dove i nuovi iscritti sono stati 43 milioni. L’arpu, il ricavo medio per utente è di 4,23 dollari nel mondo, ma varia dai 17 dollari degli Usa ai 5,42 dollari dell’Europa a 1,98 dollari nei paesi asiatici.
I problemi sui contenuti, dalle fake news ai video in diretta dei suicidi, non hanno evidentemente impattato sui ricavi e non hanno allontanato gli investitori. In quest’ambito l’ultima decisione di Zuckerberg: assumere 3 mila persone che si occuperanno della revisione dei video e di altri contenuti in modo da velocizzare l’eliminazione di post segnalati dagli stessi utenti.
Italia Oggi