Consiglio comunale straordinario di Fiumicino sulla crisi Alitalia alla presenza di lavoratori, sindacati, consiglieri e parlamentari di ogni schieramento politico. Il Consiglio ha preso atto che le misure e le decisioni adottate negli ultimi 10 anni per risollevare Alitalia sono fallite, fino all’abbandono dell’azienda in questa ultima fase. Tra i partecipanti i deputati e senatori Stefano Fassina, Fabio Rampelli, Barbara Saltamartini, Emiliano Minnucci, Marco Miccoli, Umberto Marroni, la consigliera di Roma capitale e della Citta’ Metropolitana Agnese Catini, il consigliere della Citta’ Metropolitana Marco Silvestroni.
Nel corso della seduta consiliare e’ stata approvata all’unanimita’ una mozione che impegna il sindaco Montino a farsi portavoce presso il Governo di ogni iniziativa utile a delineare una strategia chiara e ricercare le soluzioni piu’ idonee in modo da definire un progetto di rilancio e ristrutturazione di Alitalia che preveda anche il ricorso alle aziende partecipate dello Stato e la ricerca di partner impegnati nel settore del trasporto aereo. E a continuare le interlocuzioni con le istituzioni locali e parlamentari, con i Ministri interessati e i Commissari appena nominati, per avere l’occasione di dare il proprio contributo al progetto di rilancio di Alitalia evitando i licenziamenti e valutando tutte le soluzioni utili a scongiurare lo smembramento o il fallimento dell’azienda. Il Consiglio comunale ritiene altresi’ che i costi che incidono maggiormente sullo stato di crisi siano fondamentalmente riferibili alle maggiori spese per il carburante, le manutenzioni, il leasing per gli aeromobili e altri servizi e non quelli relativi all’occupazione: il costo del lavoro e’ allineato a quello delle altre grandi compagnie aeree come Air France e Lufthansa.”Il Comune di Fiumicino non puo’ girare la testa dall’altra parte davanti a questa situazione – sottolinea il sindaco, Esterino Montino – Il 9 maggio saro’ ricevuto in audizione in Senato e il prossimo 16 maggio alla Camera. Buona parte dei lavoratori che rischiano il licenziamento sono cittadini del Comune di Fiumicino, del litorale e del quadrante ovest di Roma Capitale e quindi c’e’ un interesse diretto dell’Amministrazione considerate le pesanti ripercussioni sul territorio che questi licenziamenti provocherebbero e il dramma sociale ed economico che ne deriverebbe, anche sull’indotto. Il Consiglio comunale ha presentato e approvato una propria proposta che prevede l’intervento delle grandi aziende partecipate dello Stato: Leonardo Finmeccanica, Eni e Ferrovie dello Stato in quanto attinenti e sinergiche alla missione di Alitalia. Siamo convinti della validita’ di questa proposta per uscire dalla crisi ma siamo pronti a valutare ogni soluzione che entri nel merito delle questioni e sia lontana da qualsiasi posizione ideologica. Vanno contenuti i costi ed eliminati gli sprechi attraverso una politica industriale di alto livello. Non vorremmo che qualcuno attendesse l’ulteriore fallimento di Alitalia in modo da creare le condizioni per una vendita frazionata del patrimonio piu’ remunerativo della compagnia aerea italiana”.
“Oggi tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione hanno ribadito la loro solidarieta’ ai lavoratori- dichiara il Presidente del Consiglio comunale, Michela Califano – La crisi della nostra ex compagnia di bandiera rischia di avere spaventose ricadute anche sulle migliaia di persone impiegate nell’indotto che gia’ da anni scontano precarieta’ e licenziamenti. Vogliamo difendere uno dei pezzi pregiati della nostra economia che non vogliamo abbandonare e svendere”.