Cesare Lanza
Scommettiamo che si riuscirà a varare un governo, dopo le prossime elezioni? Questa è la mia opinione: quanto a voi, amici lettori, decidete se condividere ciò che penso, oppure schierarvi con il pessimismo di un brillante editorialista (prima 0 poi ve ne farò il nome) con il quale ho scommesso, dopo aver avuto un’accesa discussione a cena, nella bella Milano che ho riscoperto in questi giorni. Cominciamo dal mio antagonista, che sostiene: 1. Il Pd non oltre il 30%, Silvio Berlusconi al massimo manterrà un 12%. 2. È folle Matteo Salvini nel cercare voti al Sud, però manterrà le sue posizioni e non accetterà di fare la stampella di Berlusconi. 3. Il M5S non sfonderà e resterà al 30%. 4. Conclusione: non ci sarà governo, l’unica ipotesi sarebbe un’improbabile alleanza tra Pd e grillini. Ed ecco i miei due scenari. Il primo, larghe intese: penso anch’io che il Pd, con Matteo Renzi 0 no, difficilmente progredirà. Diciamo un 28%?
Berlusconi sta organizzando una campagna elettorale capillare. A favore dei poveri: vorrebbe ispirarsi a quel genio (di gran cuore) che è Ernesto Pellegrini e puntare su pranzi, in ogni regione, a 1 euro. Può arrivare al 15%. A quel punto Salvini sarebbe l’ago della bilancia e, comunque, Renzi&Berlusconi troverebbero i voti mancanti per la maggioranza. Secondo scenario: il M5S sfonda, non arriva alla maggioranza, ma con un possibile 40% dovrà decidersi a fare alleanze e a governare. Mai col Pd, ma con Salvini (rieccoci) o con spicchi della destra e con i fuoriusciti anti Renzi, forse sì. Tutto sarà condizionato dalla nuova legge elettorale e dalle vicende giudiziarie di Denis Verdini, della Consip e di chissà cos’altro. Che ne pensate?
Cesare Lanza, La Verità