Alitalia employees hold a banner reading “Alitalia precarious workers” as they take part in a protest at Rome’s Fiumicino international airport in Rome, Italy February 23, 2017.
Tira nuovamente aria di scioperi in Alitalia. Proprio la scorsa settimana si è tenuto uno sciopero nazionale che ha interessato soprattutto l’aeroporto di Fiumicino. Sebbene siano stati causati pochi disagi ai passeggeri, sono stati in tanti i dipendenti che vi hanno aderito e i voli costretti a non decollare per mancanza di personale. Coloro che hanno aderito allo sciopero si sono riuniti presso uno degli scali più importanti del Paese, l’aeroporto di Fiumicino, dove è stata organizzata una manifestazione da parte dei principali sindacati.
Lo scopo è quello di cercare di riaprire le trattative, evitando che il piano industriale non ricada sul lavoro.
Alitalia, chi ha scioperato
Lo sciopero ha interessato Anpac, Anpav, Usb e Cub Trasporti, con fasce tra le 7 e le 10, e tra le 18 e le 21 di giovedì 23 febbraio. A questo stop si è aggiunto, tra le 14 e le 18, lo sciopero di 4 ore di tutto il personale Alitalia, delle società di handling, del personale degli aeroporti e del personale di terra della compagnie aeree straniere, proclamato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta.
Come dicevamo i disagi sono stati contenuti dal momento che già da tempo Alitalia aveva informato i passeggeri circa l’imminente sciopero ed aveva anche provveduto ad annullare il 60% dei voli previsti per tale giornata.
REUTERS