«La Russia è un partner strategico del nostro Paese, le sanzioni hanno danneggiato molto l’economia italiana, con riduzioni importanti dell’export, un danno assoluto per il nostro continente senza contropartite dal punto di vista diplomatico». Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti stamani a Genova al convegno “Italia-Russia: l’arte dell’innovazione” a cui partecipa l’ ambasciatore della Federazione Russa in Italia Sergey Razov.
«La Russia è un alleato strategico nella lotta al terrorismo, un alleato per la stabilizzazione di aree importanti del mondo dove gli Usa si sono disimpegnati causando instabilità e drammatici eventi come l’avanzata dell’Isis – ha evidenziato il governatore -. Credo che i rapporti con la Russia debbano essere ripristinati al più presto nella normalità e armonia. Come Liguria abbiamo organizzato già una missione l’anno scorso, stiamo organizzando nuove missioni in vista dell’Expo di Astana e stiamo preparando altri rapporti commerciali con la Russia. Riteniamo che i capitali russi possano essere interessati alla nostra regione per investimenti legati a industria, ricerca, sviluppo e turismo. Le rotte Mosca-Genova aperte l’anno scorso sono un ottimo viatico, non appena le sanzioni cesseranno la Russia tornerà a essere un mercato per l’agroalimentare ligure».
«Se i dati saranno confermati, nel 2016 il valore del nostro export verso la Russia sarà di 6,1 miliardi di euro. Se così sarà, mancheranno all’appello poco meno di 5 miliardi di euro. Uno shock per molte aziende italiane», ha affermato il presidente di Banca Intesa Russia, Antonio Fallico al convegno. «Nell’ultimo trimestre 2016 il Pil ha registrato un segno positivo, anche se modesto e nel 2017 si prevede che la Russia crescerà dell’1,5% – ha aggiunto il presidente di Intesa Russia -. Ma siamo lontani dal 2013 quando si registrò il record di oltre 30 miliardi di euro nell’interscambio italo-russo con le nostre esportazioni quasi a 11 miliardi di euro. Oltre ai settori colpiti dalle contro-sanzioni russe (-96% fra 2013 e 2016 per l’industria lattiero-casearia italiana e -78% per la carne lavorata), l’effetto drammatico della tensione geopolitica ha avuto ripercussioni su altri settori ben più impattanti sul sistema Paese rispetto all’agroalimentare».
«Negli ultimi tre anni le vendite in Russia di macchine utensili made in Italy hanno perso oltre il 50%, la siderurgia il 74%, i materiali da costruzione il 54%. Ma a dicembre le esportazioni italiane verso la Russia sono tornate ad avere un segno positivo con un +9,2% sullo stesso mese del 2015 e anche quelle made in Liguria sono cresciute: nel terzo trimestre 2016 i dati Istat elaborati da Eurasia evidenziano un balzo del 14,7%. A 63,5 milioni di euro» ha concluso Fallico.
L’ambasciatore russo: «I rapporti con gli Usa non possono che migliorare»
«Noi speriamo in un miglioramento nei rapporti tra Stati Uniti e Russia, come potrebbero peggiorare rispetto a prima? I rapporti si sono deteriorati in un modo che peggio non poteva andare per due Stati che sono potenze nucleari e membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu». Lo ha detto l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia Sergey Razov stamani al convegno di Genova. «Guardiamo con fiducia allo sviluppo dei rapporti con gli Stati Uniti e con i nostri partner europei – continua Razov -, guardiamo insieme e costruiamo le prospettive future, realizziamo nuove opportunità. Insieme dobbiamo guardare in avanti, fare due passi in avanti cercando da superare le difficoltà di questo periodo, le crisi vanno e vengono, se ne andrà anche la crisi in Ucraina».
«Stiamo preparando la visita del ministro degli Esteri Angelino Alfano in Russia. Lavoriamo anche per la visita ufficiale del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Russia con un calendario di incontri a livello politico», ha anche detto Razov. «Oggi ci sarà un incontro tra i ministri degli Esteri russo e italiano, Sergej Lavrov e Angelino Alfano, ci attendiamo una discussione sui punti cruciali internazionali: Siria e Ucraina in primis». «Non esiste un altro Paese come l’Italia nel mondo europeo che realizzi così tanti incontri bilaterali per stringere i rapporti con la Russia, concentrati sull’economia nonostante le sanzioni il dialogo politico tra i nostri Paesi non si sta spegnendo, si sta rafforzando» ha aggiunto l’ambasciatore.
IL SECOLO XIX