di Cesare Lanza
Scommettiamo che molti nostri cari politici non hanno ancora capito (0 fingono di non capire, e ignorano) che la gente, ovvero gli elettori si sono stufati di parole come destra e sinistra? Sono termini ormai insopportabili, ambigui e ingannevoli: prima abusati dai tradizionali partiti di una volta, e per di più, ormai ridicolizzati da varie forze politiche, confuse e contraddittorie. La linea di confine oggi: da una parte c’è la Casta, l’élite con privilegi e arroganze; e dall’altra ci sono le sofferenze, la rabbia e la ribellione (moderata finora) della maggior parte delle popolazioni. Negli Stati Uniti abbiamo assistito a uno storico, paradossale ribaltone. Hillary Clinton, simbolo dell’élite, è stata abbattuta. Donald Trump, un miliardario di grande successo, è stato premiato come un credibile portavoce del malessere popolare: ieri si è insediato alla Casa Bianca. Come vi è riuscito? Con un linguaggio nuovo, incurante di pregiudizi e luoghi comuni, promettendo un’America più prospera e orgogliosa e soprattutto più equa, attenta alle esigenze di tutti.
Vedremo se sarà all’altezza 0 no: intanto, così si è imposto. In Italia, la voxpopuli è stata raccolta dai grillini e dalla Lega. Si vedrà se arriveranno al potere e se manterranno le buone intenzioni. Intanto, è evidente il consenso che hanno conquistato. Così come è lampante la delusione verso il Pd, estraneo ai sentimenti una volta definiti di sinistra. In questi giorni, di fronte alla tragedia dei terremotati, si vedrà nitidamente non certo chi è di destra e di sinistra, ma chi sta con la Casta, inerte e incapace, e chi sta con ehi soffre: senza casa, senza aiuti e senza soccorsi.
Cesare Lanza, La Verità