di Cesare Lanza
Scommettiamo che il 2017 non riuscirà a portare via tutto ciò che non ci piace e detestiamo? L’elenco è troppo lungo, non possiamo pretendere tutto! La tradizione dice che metaforicamente la notte del 31 si butta via qualche ferro vecchio, con la speranza che l’anno nuovo ci regali cose buone e belle. Purtroppo ciò che vorremmo eliminare dalla nostra vita non dipende dalle nostre decisioni. Solo allo scopo di illuderci e consolarci, vi dico però cosa vorrei spazzare via dalla mia vita. Cominciamo dalla politica, naturalmente. Non vorrei più vedere le facce dei tre ministri «indecenti», Giuliano Poletti, Luca Lotti e Valeria Fedeli:tornino a casa, non sono credibili, non sono all’altezza di lavorare per il bene della comunità. Idem Matteo Renzi e Maria Elena Boschi: accolgo con entusiasmo la loro promessa (purtroppo rinnegata) di abbandonare la politica, se battuti nel voto del referendum. Poi, il lungo elenco di quei mascalzoni che sono entrati in politica per arraffare denaro (una volta, almeno questo, si cercava denaro per fare politica). Via, via. E via anche quei talk show in cui i conduttori e gli ospiti fanno a gara per chi schiamazza di più. Via i buonisti/egoisti che predicano l’accoglienza ai migranti, ma non muovono un dito per accoglierli e non hanno una straccio di idea per trovare una soluzione al problema. Non vorrei rivedere le facce di coloro che hanno devastato Mps. E di quelli che speculano sui terremotati, sulle vittime delle tragedie. Vorrei che non ci fosse spazio per «i figli di…», ma riconoscimenti per i meritevoli. Il 2017 porterà via tutto ciò che ci ha afflitto? Purtroppo no. Ma qualcosina, speriamo, sì.
Cesare Lanza, La verità