“Non comprendiamo le esitazioni che si stanno manifestando in relazione alla proposta di far finalmente pagare le tasse a chi affitta il proprio appartamento ai turisti per brevi periodi”: lo dichiara il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara, in attesa del voto sull’emendamento che mira a stanare le centinaia di migliaia di alloggi che operano in completo spregio alla legislazione fiscale.
“Si e’ aperto un dibattito surreale, – prosegue Nucara – in cui si contesta l’istituzione di nuove tasse, mentre in realta’ gli emendamenti in discussione prevedono l’applicazione di un’aliquota fiscale agevolata, inferiore a quella che paga un operaio che percepisce uno stipendio di mille euro al mese. “L’istituzione di un registro presso l’Agenzia delle Entrate e la comunicazione delle transazioni avvenute attraverso i portali – aggiunge Nucara – consentirebbero, con un semplice click, di distinguere tra la posizione del cittadino indigente, che affitta una stanza in casa propria per arrotondare il reddito, e quella di chi gestisce patrimoni milionari e affitta decine di appartamenti a piu’ di mille euro per notte, nascondendosi dietro nomi di comodo”.
Ad esempio, se si esaminano gli annunci pubblicati su un noto portale, “si scopre che il 57,7% degli annunci e’ pubblicato da host che gestiscono piu’ di un alloggio. Per non parlare di coloro che chiedono di ricevere i pagamenti mediante carte ricaricabili o addirittura estero su estero, mediante bonifico internazionale”.