di CESARE LANZA
Scommettiamo che pochi sanno (e comunque non se ne parla mai) che la Costituzione, da riformare o no col referendum del prossimo 4 dicembre, è già stata silenziosamente e mellifluamente stravolta? Nel suo punto fondamentale: la sovranità popolare. Non voglio discutere – qui e ora – di europeismo o anti europeismo. Propongo un’osservazione molto semplice: con l’ingresso in Europa la sovranità del nostro popolo è stata maciullata e sostituita, di fatto, dal predominio del governo europeo, in particolare dei Paesi più forti, Germania e Francia. Giusto o no (per me non è giusto), è indiscutibile che si tratta di un dato di fatto. Così come mi sembra indiscutibile che la nostra partecipazione, per di più come cofondatori(!), è stata superficiale e frettolosa, psicologicamente subalterna, se non servile (mi riferisco ad alcuni predecessori di Matteo Renzi e allo stesso attuale premier, se non si da retta alle sue sceneggiate a uso mediatico). E il disastro maggiore si è avuto col vergognoso cambio lira/euro, come ogni italiano ha potuto o, meglio, dovuto constatare, sulla propria pelle. Senza consenso democratico, senza consapevolezza popolare. I vertici politici di volta in volta hanno voluto, deciso, sopportato o subito… («E la reggina? Allatta. E er principino? Succhia. E er popolo? Se gratta», poetava Trilussa). Vi chiedo: povera Costituzione, già maciullata dall’Europa… ora vogliamo anche modificarla per i pasticci e le esigenze personali di Renzi?
di Cesare Lanza, La Verità