Pedanti, parolai, pignoli dell’argomentazione e uomini fedeli alla lettera apprezzano solo la conoscenza della ragione e la verità logica”. (Arthur Schopenhauer, 1851). Sono intimorito dalla severità dì Schopenhauer, tuttavia penso che la pignoleria non sia affatto un difetto, tanto più oggi, in questo clima dilagante di sciatterie, frettolosità, superficialità e imprecisioni. Mettere i puntini sulle i e una virtà preziosa. Conoscete, ad esempio. Mauro della Porta Raffo? E un amico, un amico di molti, amico soprattutto della cultura. Anzi, erudito al di là di ogni immaginazione. Lustri fa, fu adottato da Giuliano Ferrara e ribattezzalo “II gran pignolo”: faceva le pulci a tutto e a tutti, senza guardare in faccia nessuno. Su “Panorama” era arrivato a firmare una rubrica, in cui ogni settimana denunciava le sviste, i lapsus e gli errori del settimanale concorrente. “L’Espresso“! La fama di Mauro è poi diventata internazionale. Una volta scrissi che non so più quale fidanzato di Daniela Santanché avesse il cognome più lungo del mondo. Macché, più lungo era il suo: Mauro Maria Ramano della Porta Rodiani Carrara Raffo dei Pfyffer von Altishofen, dei Bontemps de Monrreuil, di Casa Savelli.
Cesare Lanza, Di Tutto