Quasi 7 milioni ancora abitano con mamma è papà: sono il 62,5% della popolazione in quella fascia d’età. Il 35,5% è composto da studenti, il 29,7% da disoccupati, ma gli altri sono lavoratori. La media europea è al 48,1%. Pesano la precarietà del lavoro e le basse retribuzioni
Il 62,5% dei giovani italiani abita ancora con mamma e papà. Secondo l’Istat, infatti, i giovani tra i 18 e i 34 anni che dividono il tetto con i propri genitori sono quasi sette milioni: un dato sostanzialmente in linea con quello del 2014 e che conferma una tendenza ormai storica. Anche perché se nel 35,5% dei casi si tratta di studenti e il 29,7% è formato da disoccupati, c’è un 31,8% di giovani che preferisce vivere con mamma.
La colpa principale è sempre della crisi e della precarietà. I giovani millennials stanno sperimentando in modo massiccio le difficoltà del mercato del lavoro, che taglia posizioni soprattutto tra i più giovani, non garantisce stabilità e penalizza le retribuzioni. Ma, nonostante tutto è impossibile negare un attitudine tutta italiana a preferire la casa dei genitori: anche vent’anni fa, quando la crisi era un miraggio, il 62,8% degli uomini italiani con meno di 35 anni abitava con mamma.
Le donne si confermano quindi più indipendenti dei coetanei: nel 2015 “solo” il 56,5% divideva ancora il tetto con la famiglia d’origine, contro il 68,2% dei ragazzi. Un dato in forte contrasto con la media europea che si attesta al 48,1%. Ma se si guarda ai più giovani le percentuali sono ancora maggiori: nel 2015 vive con la famiglia il 70,1% dei ragazzi di 25-29 anni e il 54,7% delle coetanee. Insomma, il tempo che passa sposta sempre più in avanti le fasi della vita, a cominciare dal matrimonio, ma si ritarda anche il primo figlio e di conseguenza l’età nella quale si diventa nonni.
Nel dettaglio, guardando alla fascia 30-34anni oltre la metà ha un posto di lavoro (55,3%) eppure continua a vivere con i genitori. Un discorso non molto diverso quello che riguarda la fascia d’età tra i 25 e i 29 anni: è occupato il 46,5%, mentre per i più giovani, la fetta più ampia è costituita da studenti (il 43,1% dei 20-24enni e il 76,8% dei 18-19enni). Quanto alla distribuzione sul territorio, la percentuale più alta si rileva nel Mezzogiorno (67,8%), seguono, non a grande distanza, il Centro (61,4%) e il Nord (58,1%).
Tornando al dato complessivo, per il secondo anno consecutivo la quota dei giovani under35 che vivono a casa con i genitori, con entrambi o con uno dei due, si attesta al picco del 62,5%, la quota più alta registrata dall’Istat in 15 anni: il dato ha sempre oscillato intorno al 60%, con un picco minimo del 58,6% tra il 2009 e il 2010 (58,6%) dopo di che è iniziata una fase di rialzo.
la Repubblica