di Cesare Lanza
Scommettiamo che la Juventus non vincerà lo scudetto? Ho lanciato questo azzardato pronostico all’inizio del campionato, ben prima delle delusioni della Vecchia con il Siviglia e con l’Inter. Non mi credete? Tracce di questa presuntuosa previsione si trovano su Facebook, Twitter e nei miei sproloquietti tifoidei sul web. Di più: ho puntato anche qualche spicciolo con il mio broker e antagonista personale, il mitico Rene Concon, il vecchietto che ha tolto il vizio a mezza Roma di giocare a poker, tanto è bravo e fortunato (lo chiamo Beethoven perché la sua «quinta» – carta, a telesina – è irresistibile e trionfale come le sonate dell’illustre musicista). Augh, così ho detto e insisto. La scommessa non nasce da antipatia verso i «gobbi». Anzi! Mio padre era un loro accanito tifoso: quando parlo di Juve mi torna in mente lui, pallido e ansioso con le orecchie attaccate alla radio, mica all’epoca c’era l’esaustiva televisione. No, le mie sono ponderate riflessioni di uno che è obeso anche per le indigestioni quotidiane di calcio. Analisi statistica: mai visto, un sesto scudetto di fila. Tecnica: a centrocampo non ci sono più Pirlo, Vidal, Pogba… Umana: Higuain è un tipino che porterà più polemiche che gol. Ironica: Allegri, davanti al favoloso buffet, spesso non saprà chi scegliere. Realistica: ogni squadra giocherà contro la favoritissima Juve la partita della vita. Infine, attenzione: ho scritto questa scommessa, per fair play, prima di conoscere i risultati di serie A, di ieri. Non sono decisivi, comunque sia andata. Che cosa metto in palio, con gli ultras juventini che mi contestano (e insultano) a prescindere? Una figurina Panini, tra quelle dei tanti campioni che hanno fatto grande la Juve e felice mio padre.
di Cesare Lanza, La Verità