Il colosso delle vendite online garantirà gli stessi benefit dei dipendenti a tempo pieno, con stipendio ridotto al 75 per cento. Nel recente passato era finito sotto accusa per essere un luogo “duro” per le condizioni di lavoro
Il gigante americano delle vendite online Amazon prova a cancellare le polemiche sulla qualità del trattamento dei suoi dipendenti e lancia la sperimentazione di una settimana settimana lavorativa di 30 ore, dalle 40 di regola, riservata per il momento a squadre di poche decine di lavoratori a tempo pieno.
Nel recente passato della piattaforma non sono mancate le forti critiche per le condizioni di lavoro intense. Non a caso, molti osservatori anglosassoni legano la sperimentazione come una diretta risposta a una lunga inchiesta che pubblicò il New York Times e che dipinse molto negativamente gli standard lavorativi presso l’azienda, con orari prolungati fino a 80 ore settimanali.
Ora l’azienda sta formando piccoli gruppi interamente costituiti da lavoratori, compresi i dirigenti, su un programma di orario ridotto. Questi dipendenti, a differenza di decine di dipendenti part-time, riceveranno gli stessi benefici dei dipendenti a tempo pieno, e il 75 per cento della retribuzione dei lavoratori a 40 ore settimanali, ha spiegato il Washington Post (che è di proprietà del ceo di Amazon, Jeff Bezos) nell’annunciare la novità. Secondo la ricostruzione la riduzione dell’orario settimanale ha come obiettivo la creazione di un ambiente lavorativo più stimolante per i dipendenti. La nuova agenda settimanale di lavoro dovrebbe limitarsi al lunedì-giovedì, dalle 10 alle 2 di pomeriggio, con l’aggiunta di altre “ore flessibili”.
Fortune aggiunge che questa novità non è una tendenza limitata ad Amazon: “accorciare” la settimana di lavoro risponde a tematiche molto più ampie, che riguardano ad esempio l’interazione tra tecnologia e lavoratori: molti sostengono che sarà sempre meno decessaria la lunga presenza umana sul posto di lavoro, proprio in ragione della crescita del supporto tecnologico, e accorciare gli orari è una prima mossa per difendere il posto di tutti preservandone i salari.
Repubblica