Copie digitali multiple Ads, bene la decisione di nuove rilevazioni per Hearst. Hearst Italia ha espresso ieri con una nota «soddisfazione in merito alle decisioni prese dal cda di Ads sul tema delle copie digitali multiple, che confermano la volontà di offrire ai clienti pubblicitari ulteriore trasparenza e chiarezza su un mondo, quello del digital appunto, destinato ad avere sempre più peso in futuro sulla fruizione dei giornali». Con le rilevazioni dello scorso aprile, infatti, la società incaricata di certificare le diffusioni dei giornali italiani aveva sospeso il monitoraggio delle copie digitali multiple e incaricato un consulente esterno, la società Reply, di elaborare un sistema per verificarne l’effettiva lettura. Il nuovo sistema di rilevazione partirà in autunno, come comunicato dalla stessa Ads. «Bene inoltre che, come in Hearst si è sempre dato per scontato, l’audit tecnologico non abbia rilevato alcuna carenza rispetto all’attivazione delle copie stesse dichiarate in Ads dall’editore», sempre secondo la casa editrice di Gente e Cosmopolitan. «La temporanea sospensione della colonna vendite digitali multiple sembra un sacrificio necessario a compattare editori e mercato. Hearst è però certa che questo sacrificio porterà a un nuovo regolamento, che porrà le basi per la crescita di un canale diffusionale che addirittura presenta più accurata tracciabilità e verifica della lettura della copia rispetto alla carta. Confidiamo che una migliore informazione e trasparenza consentirà alle quote di mercato di Hearst di continuare a crescere nei prossimi anni come in passato».
Google, nuove accuse dalla Commissione Ue. Il braccio esecutivo dell’Unione Europea ha lanciato ieri un nuovo round di accuse contro il colosso di Mountain View. In particolare la Commissione europea ha inviato a Google una cosiddetta comunicazione di addebiti, accusandolo di violazione delle norme antitrust dell’Unione tramite l’imposizione per i servizi pubblicitari di termini contrattuali rigidi. La Commissione ha inoltre presentato altre accuse in riferimento alla condotta della società statunitense in relazione ai servizi di e-commerce. «Google ha lanciato una serie di prodotti innovativi che hanno fatto la differenza nelle nostre vite, ma ciò non dà il diritto di negare la possibilità di competere e creare innovazione alle altre società», ha dichiarato il commissario alla concorrenza dell’Unione europea, Margrethe Vestager. «Oggi ribadiamo che Google ha favorito in modo indebito il proprio servizio di acquisti comparativi nelle sue pagine di ricerche generiche. Ciò implica praticamente che i consumatori rischiano di non visualizzare i risultati più pertinenti per le loro ricerche. Pensiamo poi che Google ostacoli la concorrenza limitando la capacità dei concorrenti di inserire pubblicità sui siti internet di terzi, pratica che soffoca la scelta del consumatore e l’innovazione». Nel caso del servizio pubblicitario, la Commissione ha accusato Google di aver imposto restrizioni sul modo in cui i siti web di terze parti mostrano gli annunci di ricerca dei competitor del gruppo, impedendo loro di accedere e crescere nel mercato. Google, oggetto di pesanti accuse da parte della Commissione a partire dalla primavera del 2015 a causa della sua posizione dominante nel segmento delle ricerche su internet e pochi mesi fa messa sotto indagine per Android, ha ora a disposizione dieci settimane per rispondere agli addebiti nel caso dei servizi pubblicitari e otto settimane per il caso legato ai servizi di acquisti. «Crediamo che le nostre innovazioni e i miglioramenti che abbiamo apportato ai prodotti abbiano incrementato le opportunità di scelta per i consumatori Europei e favorito la concorrenza. Esamineremo le nuove evidenze sollevate dalla Commissione e forniremo una risposta dettagliata nelle prossime settimane», ha commentato un portavoce di Google.
Rtl 102.5 e gli artisti della musica italiana uniti contro la violenza sulle donne. A partire da lunedì 18 luglio andrà in onda su RTL 102.5 la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, #èoradichiederescusa con il patrocinio della camera dei deputati. La presidente Laura Boldrini proprio ai microfoni di Rtl 102.5 aveva, un mese fa, invitato la radio a «fare un’iniziativa pubblica in cui coinvolgere gli uomini in prima fila contro la violenza sulle donne».
Pioggia di nomination agli Emmy per le serie in onda su Sky. Grande successo per serie in onda su Sky alle nomination degli Emmy Awards 2016, la cui cerimonia di premiazione si svolgerà a Los Angeles il prossimo 18 settembre. Il Trono di Spade, la cui sesta stagione è stata trasmessa da Sky Atlantic HD in contemporanea con gli Stati Uniti, ha ottenuto il maggior numero di nomination con 23 candidature, tra cui quella per la categoria di miglior serie drammatica. Al secondo posto, con 22 nomination, c’è Il caso OJ Simpson: American Crime Story trasmessa da Fox Crime HD. Fargo (Sky Atlantic HD) ha ottenuto 18 nomination, House of Cards, sempre in onda in esclusiva su Sky Atlantic HD, ha 13 nomination tra cui quella come miglior serie drammatica e anche le candidature di Kevin Spacey e di Robin Wright, rispettivamente per i ruoli di Frank e Claire Underwood come miglior attore e miglior attrice protagonista in una serie drammatica. Nell’elenco fra le altre rientrano Transparent (10 nomination) sempre su Sky Atlantic HD e American Horror Story: Hotel in onda su Fox HD (8 nomination).
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