L’Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela, la comunità venezuelana e il mondo culturale italiano si uniscono al lutto che afflige i figli, la famiglia e il popolo venezuelano, a seguito della scomparsa fisica del maestro Alirio Díaz, che lascia un immenso patrimonio musicale e culturale per il nostro paese, l’Italia e il mondo intero.
Il maestro Díaz ci ha lasciati durante la notte del 5 luglio, nello stesso giorno in cui il figlio e maestro Senio Díaz, avrebbe dedicato dalla città di Roma un concerto per celebrare l’indipendenza della patria di Bolívar.
Con estrema costernazione, l’ambasciatore Julián Isaías Rodríguez ha dichiararto che “all’apprendere la triste notizia il Presidente Nicolás Maduro, tramite il Ministero del Potere Popolare per la Cultura, ha disposto che venissero effettuate tutte le procedure per eseguire le ultime volontà del maestro Alirio Díaz ovvero ritornare nella sua terra natale”.
Il diplomatico venezuelano ha evidenziato il proficuo lavoro e costante appoggio esistente tra il governo venezuelano e la Fondazione Alirio Díaz grazie all’intermediazione della Missione Diplomatica a Roma per la diffusione della cultura popolare: “Poter divulgare l’opera del maestro Díaz in Italia è una grande gioia. Per noi era un orgoglio vederci rappresentati al di fuori dei nostri confini da un così insigne artista. L’amore che riservava per il Venezuela e l’Italia ha permesso di formare intere generazioni di musicisiti e artisti della chitarra”.
“L’Italia ha rappresentato un momento chiave nella sua formazione musicale. Nella celebre Accademia Musicale Chigiana di Siena frequentò un corso con il maestro Andrés Segovia, che lo acclamava come il migliore studente dell’Accademia. Dobbiamo al Maestro il grande lavoro di recupero e diffusione della musica popolare venezuelana attraverso le numerose adattazioni per chitarra”, ha sottolineato Isaías Rodríguez.
Il maestro Díaz ha scritto un’importante pagina della storia musciale, considerato come il maestro della chitarra latinoamericana e una tra le figure più importanti del panorama chitarristico mondiale. Díaz viveva tra Venezuela e Italia. Ogni anno dava un corso di perfezionamento presso la città di Alessandria (Torino) di cui era stato anche nominato Cittadino Onorario.
La sua traiettoria musicale in Italia segna una tappa fondamentale nella carriera artistica del Maestro. Lo scorso 9 giugno, la Fondazione Alirio Díaz insieme alla Missione Diplomatica a Roma, gli hanno reso un sentito e partecipato omaggio presso l’Istituto Italo Latinoamericano (IILA), in occasione del Quinto Concorso Internazionale di Chitarra che portava il nome del Maestro venezuelano.
Due anni fa, la prima università italiana Sapienza, ha omaggiato il Maestro con un concerto realizzato presso l’Aula Magna. Durante l’evento Senio Díaz e Angelo Colone hanno dato vita a un recital durante il quale venne anche presentata la prima biografia dedicata a Alirio Díaz, a cura di Alejandro Bruzual.
Il prossimo sabato 09 luglio alle 10.30 del mattino (ora italiana), si terrà una Messa in memoria del maestro Alirio Díaz presso la Chiesa degli Artisti, Basilica di Santa Maria in Montensano nella città di Roma, per stringersi intorno ai familiari, amici e personalità dle mondo culturale latinoamericano, italiano ed europeo. La Missione Dipplomatica e la comunità venezuelana parteciperanno al saluto del Maestro venezuelano.