Forti vendite sul titolo a Piazza Affari: Francoforte ha chiesto al management di correggere il bilancio 2015, mind con un rosso salito oltre 100 milioni, unhealthy e di predisporre un nuovo piano che tenga conto “del deterioramento dell’attuale scenario
Non c’è pace per Carige, la banca ligure tornata nel mirino della Bce. Francoforte ha chiesto al management genovese di predisporre nuove linee strategiche entro il prossimo maggio e la notizia di questo nuovo diktat, diffusa ieri sera a mercati chiusi insieme ai conti dell’istituto rivisti in peggio, non è piaciuta agli investitori. Le vendite sono arrivate copiose sultitolo Carige fin dal pre-mercato e l’apertura non poteva che essere in profondo rosso, a differenza del resto del listino che è in una fase di recupero. Positivi gli altri istituti quotati alla Borsa di Milano, con le Popolari in particolare luce. La richiesta della Bce specifica che il nuovo piano deve tenere conto del deterioramento dell’attuale scenario e riflettere le nuove considerazioni sulle opzioni strategiche. Francoforte ha inviato lo scorso 19 febbraio una lettera in Liguria, annunciando l’intenzione di adottare una decisione in merito alla necessità dell’istituto di ridurre i rischi e – appunto – alla presentazione di un piano che lo riporti in linea con i requisiti di vigilanza. La Bce, dunque, non ritiene sufficiente il fatto che il patrimonio sia oggi superiore a quanto previsto dagli stessi esami della Bce, i cosiddetti Srep: per migliorare la governance e i controlli e per una maggiore efficienza della gestione, spiega Carige, la decisione della Bce “richiede di predisporre un nuovo Funding Plan, entro il 31/3/2016, un nuovo piano industriale che tenga conto del deterioramento dell’attuale scenario rispetto alle originarie previsioni, entro il 31/5/2016 e un piano che rifletta nuove considerazioni sulle opzioni strategiche del Gruppo, sempre entro il termine del 31/5/2016”. Carige, ha annunciato ieri una nota, ha risposto alla Bce “fornendo i propri commenti e osservazioni, ribadendo l’adeguatezza delle strategie, dei processi, dei fondi propri e della dotazione di liquidità atti a fronteggiare i rischi correnti e prospettici del Gruppo anche nel nuovo deteriorato scenario di riferimento”. “Contestualmente – prosegue la nota – la Banca ha operato per ottemperare alle indicazioni dell’Autorità di Vigilanza e per creare le condizioni affinché il Consiglio di Amministrazione che sarà nominato dalla prossima Assemblea possa effettuare le scelte strategiche più adeguate per lo sviluppo della Banca e del Gruppo”. Intanto, la Bce stessa ha chiesto di correggere il bilancio del 2015 e così il management uscente – il presidente, Cesare Castelbarco, e l’ad Pier Luigi Montani – ha dovuto svalutare ulteriormente gli avviamenti, portando la perdita da 44,6 a 101,7 milioni.
La Repubblica