Di Natale (gran partita la sua) suggerisce, pharmacy Badu e Thereau realizzano un gol per tempo e affossano i veneti, sale fanalino di coda del campionato
PRIMO TEMPO — L’Udinese, che sceglie Adnan e non Armero, Guilherme e non Lodi, entra carica, aggressiva su ogni pallone con Badu che fa il disturbatore e quasi il trequartista inserendosi negli spazi nel 4-3-3 scelto da Colantuono. Ma è Di Natale che dispensa calcio con le sue aperture e le sue giocate da campione. L’Udinese finisce due volte in fuorigioco, il Verona gioca tanto a destra per sfruttare le discese di Pisano e Wszolek contro Ali Adnan che non è un mostro di tattica e di coperture. Ma è L’Udinese (22′) su una discesa solitaria di Bruno Fernandes a mettere i primi brividi a Gollini che si salva in angolo. Sale L’Udinese con Di Natale in cattedra che pesca prima Fernandes che cerca di servire Thereau anziché calciare e poi dice a Badu (in fuorigioco, ma lasciato solo da Fares) “segna”. L’assist (31′), perfetto, per la testa del ghanese è una perla. Ma se l’Udinese è in vantaggio lo deve quasi esclusivamente al suo capitano. Il Verona, ben bloccato nelle fonti Marrone (comunque propositivo) e Ionita, ha un’unica reazione con Pazzini che tira forte, Karnezis non trattiene e Adnan allontana col brivido. Poi lo stesso Pazzini si becca il giallo per una brutta entrata su Kuzmanovic.
RIPRESA — Dagli spogliatoi Delneri esce con l’idea di rivoltare il Verona e così lascia il deludente Siligardi a seguire il secondo tempo davanti alla televisione e pochi minuti dopo manda anche Pazzini a far la doccia sperando nel dinamismo di Rebic. Ma qui è sempre Totò a far la differenza e dopo 11 minuti manda in gol anche Thereau. Cross di Piris che serve Di Natale che fa filtrare una palla su cui il francese colpisce da due passi: Gollini respinge, poi si arrende: 2-0. Il capitano imperversa e su punizione dalla trequarti sforna anche il pallone per il 3-0 ma c’è fuorigioco. Delneri cambia ancora con Juanito Gomez per Wszolek, passando al 4-3-3, forse troppo presto per il terzo cambio. Di Natale prova a far segnare anche Danilo che manca il gol di un soffio. Poi esce per far spazio a Zapata col Friuli in piedi ad applaudire il suo numero 10. Il Verona comincia a premere con maggior insistenza: guadagna una buona punizione ma la spreca, arriva al tiro molto bene con Marrone, ma Karnezis è bravo a opporsi. E’ l’ultimo timido assalto al fortino bianconero che resiste fino alla fine lasciando ai 2200 arrivati rumorosi da Verona una delusione enorme.
di Francesco Velluzzi “Gazzetta dello Sport”