Il leader del M5S sul suo blog: “Censurano tutte le notizie scomode per il governo”. E poi lancia la campagna online #iospengolarai. Il consigliere:”Torna ad essere un comico, no rx garantisco ascolti oltre il 30%”. Anzaldi: “Spenga la commissione di vigilanza”. I pentastellati presentano un’interrogazione su Fabio Fazio: “Il suo spot danneggia tv pubblica”
La Rai è fascista: oscura le notizie scomode per il governo. Lo afferma Beppe Grillo in un post pubblicato sul blog del leader del Movimento 5 Stelle. Mentre non si spengono le polemiche legate al caso Quarto, capsule Grillo si scaglia contro l’informazione della tv di stato: “La Rai è diventata una televisione fascista che censura su tutti i tg le notizie scomode per il governo che ne ha nominato i vertici come in Polonia – si legge nel post – se la paghi il Pd con i suoi rimborsi elettorali. Possono costringerci a pagarla infilandola in bolletta, ma non possono costringerci a guardarla”. Grillo lancia quindi una sorta di campagna online: “#iospengolarai – scrive -. E tu? manda un messaggio o una foto su twitter con #iospengolarai per dire basta alla censura di regime della nuova tv fascista!” Nel post Grillo scrive che “i telegiornali della Rai ieri non hanno dedicato neanche un secondo alle vicende emiliane con protagonisti la ‘ndrangheta e il Pd. Due notizie rilevanti a livello nazionale, riportate infatti con un servizio dedicato dal tg de La7, sono state completamente censurate dal servizio pubblico pagato con i soldi di tutti i contribuenti che, volenti o nolenti, si troveranno il canone in bolletta”. Nel dettaglio, aggiunge, la “prima notizia censurata: il sindaco di Brescello sostenuto dal Pd ed elogiatore di boss della ‘ndrangheta, Marcello Coffrini, si è dimesso dopo le pressioni partite da questo blog nelle ultime settimane, e poco prima che la commissione prefettizia decida se sciogliere il comune per mafia, l’ennesimo a guida piddina. Seconda notizia censurata: si scopre che il sindaco piddino di Reggio Emilia, fedelissimo del ministro Delrio, Luca Vecchi, vive in una casa comprata dal crotonese Francesco Macrì, arrestato e rinviato a giudizio nell’operazione contro la ‘ndrangheta “aemilia”. La casa è intestata alla moglie del sindaco, Maria Sergio che la comprò al grezzo nel 2012. All’epoca Maria Sergio era dirigente all’urbanistica, quando il sindaco era Graziano Delrio, attuale ministro dei Trasporti del governo Renzi. Il m5s – conclude – ha chiesto che Delrio riferisca alle camere al più presto”.
La replica. A Grillo ha replicato il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. “Invece di annunciare spegnimenti della Rai ridicoli e dal sapore intimidatorio, Beppe Grillo spenga prima la commissione di Vigilanza: la presiede un loro esponente da quasi tre anni, quali risultati ha ottenuto? Nessuno”. “I Cinquestelle avevano annunciato di voler aprire la Rai come una scatola di tonno e invece non sono riusciti nemmeno a ottenere che la Rai rispondesse con serietà alle interrogazioni dei commissari della Vigilanza, puntualmente umiliati”, ha aggiunto Anzaldi.
Freccero. Sul post di Grillo è intervenuto anche il consigliere di amministrazione Rai Carlo Freccero: “Le dichiarazioni di Grillo le commento in consiglio di amministrazione, che ci sarà domani mattina, e non in pubblico. Quello che mi interessa invece è approfittare della nuova situazione che si sta creando, con Grillo che sta per lasciare il Movimento 5 Stelle per ritornare ad essere un comico, perché vorrei tanto riportalo in Rai. Vedrò il suo spettacolo a Roma dopodiché proporrò alla Rai di riprendere il suo spettacolo in primissima serata”. Freccero ha apoi aggiunto che “Grillo è un valore sicuro: anzi, sicurissimo”
“Sarebbe un evento e sarebbe anche la prova – ha detto ancora Francesco – che la Rai è una televisione indipendente. Garantisco un ascolto superiore al 30%”. E “dopo Grillo, è lunga la catena di persone che potrebbero tornare alla Rai”.
5 Stelle contro Fazio. Ma la giornata è poi proseguita con l’interrogazione in commissione di Vigilanza Rai, presentata dalla deputata 5stelle Dalila Nesci e firmata anche da Alberto Airola e Mirella Liuzzi, che ha per oggetto Fabio Fazio e il suo programma “Che tempo che fa”: “Dalla prima serata in Rai alla pubblicità per una nota azienda di telecomunicazioni, da parte di Fabio Fazio c’è un comportamento che riteniamo lesivo del servizio pubblico si per questo chiediamo alla Rai di valutare eventuali danni o se possano esserci ripercussioni contrattuali rispetto alla società produttrice di Che tempo che fa”.
“La Rai – chiede Nesci – valuti se il comportamento di Fabio Fazio sia lesivo della propria immagine. Il noto conduttore ha infatti messo in atto un comportamento contrario alla deontologia professionale, cosa che rende nei fatti la sua figura e il suo programma meno credibili. Ci aspettiamo una risposta da parte dell’azienda pubblica radiotelevisiva”.
“Repubblica”