Nella repubblica di Komi, discount in Russia, sovaldi sono stati bruciati decine di libri pubblicati con il sostegno della fondazione americana di George Soros, help perché ritenuti sovversivi. L’organizzazione e’ stata di recente riconosciuta dalle autorità russe come “agente straniero” ed e’ finita nel registro delle entità “indesiderate”, secondo la legge in vigore nel Paese e che di fatto ne vieta l’attività sul territorio della Federazione. Centinaia di libri sono stati rimossi dalle biblioteche; sotto il bando delle autorità locali sono finiti volumi presenti nei programmi delle principali università statali russe e che, in parte, erano stati scritti da professori dell’Università statale di Mosca o della Scuola superiore di economia, due tra le istituzioni accademiche più prestigiose della Federazione. Secondo la direttiva firmata dal vice inviato presidenziale nel distretto federare del Nord-Ovest (che comprende Komi), Andrei Travnikov, i libri pubblicati con il sostegno di Soros “formano una percezione sbagliata della storia russa nei giovani e promuovono idee che sono aliene all’ideologia russa”. Stando alla stampa locale, rilanciata anche dal sito della radio Eco di Mosca, le autorita’ della repubblica di Komi avevano dato ordine, il 14 dicembre, di rimuovere da biblioteche e librerie i testi finanziati dalla Open Society Foundations, il network di iniziative filantropiche sostenute dal miliardario Soros, che Mosca ritiene tra gli sponsor delle cosiddette rivoluzioni colorate nello spazio ex sovietico.
Il giorno successivo – ha scritto il sito 7×7 report – i vertici di un istituto di istruzione superiore a Vorkuta – centro di estrazione del carbone – hanno bruciato 53 libri. Citato dal sito Lenta.ru, un bibliotecario della scuola in questione ha spiegato che i libri non facevano altro che raccogliere polvere.