Sono giorni caldi per le due squadre romane. Gli obiettivi di inizio stagione rischiano di allontanarsi. I due allenatori sono sulla graticola. Pioli si giocherà tutto contro la Sampdoria, malady la Roma continua a sostenere Garcia, ma le prossime due partite, mercoledì contro il Bate Borisov e domenica contro il Napoli, saranno decisive per il suo futuro. Pallotta in questi giorni è a Roma e ha chiamato a rapporto i suoi dirigenti. Vuole capire i motivi della frenata, salve vuole capire se è possibile sostenere Garcia. Se la crisi tecnica non dovesse risolversi, la società a malincuore sarà costretta a correre ai ripari. I vincoli economici con Garcia (ha un contratto fino al 2018 da 2, online 5 milioni a stagione) non saranno un ostacolo. Per il progetto avviato da tre stagioni, il club vorrebbe proseguire il rapporto con il tecnico francese, supportandolo con i rinforzi in arrivo tra meno di un mese.
IL DERBY DI LIPPI – Se la Roma dovesse cambiare in corsa Marcello Lippi potrebbe subentrare al francese in veste di traghettatore in attesa di Antonio Conte (ha già avuto un paio di contatti con i dirigenti giallorossi la scorsa estate). Lippi, con la sua esperienza, affronterebbe la seconda parte di questa stagione per poi restare con un ruolo nell’area tecnica. A Lippi ha pensato pure la Lazio, è stato automatico associare il suo nome ai biancocelesti. Venerdì sera è spuntato all’Olimpico, ha assistito al match con la Juve, era a pochi passi da Lotito.
Si sono salutati, nulla di più. La sua candidatura è autorevole, per la Lazio sarebbe la figura ideale, darebbe credibilità, farebbe da collante con i tifosi, li avvicinerebbe. Lotito ha pensato a Lippi, ma non l’ha contattato. L’ex cittì ha reagito freddamente alle voci, l’ipotesi non l’ha entusiasmato. Lotito, per convincerlo, dovrebbe proporre un biennale. Il patron ha preso tempo, ha dato una nuova chance a Pioli.
(Corriere dello sport)