Un commerta, sale un dipendente dell’Agenzia delle Entrate, un funzionario di Equitalia. Come i Tre moschettieri, i tre professionisti erano uniti dall’idea di aiutare i contribuenti nei guai con il fisco ma solo in cambio di denari e favori. Così sono scattate ieri mattina, nei loro confronti, le tre ordinanze di custodia cautelare per corruzione, eseguite dalla Guardia di Finanza a Torino. Il terzetto è stato messo agli arresti domiciliari nelle stesse ore in cui le Fiamme Gialle del nucleo di polizia tributaria hanno eseguito 28 perquisizioni a carico di persone fisiche, aziende e studi professionali che a vario titolo avevano beneficiato dell’“aiutino”.Gli indagati a piede libero sono diciassette. I contribuenti alle prese con le cartelle esattoriali o dei contenziosi con l’Erario si rivolgevano a uno dei componenti del gruppo, e in qualche modo riuscivano a chiudere la partita a loro favore. A dare il via all’indagine dei finanzieri è stata una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate che parlava di dipendenti che si dedicavano a un ‘secondo lavoro’ anche durante le ore d’ufficio. È così che, monitorando il tenore di vita degli indagati, gli investigatori hanno scoperto anche una serie di accessi anomali alle banche dati dell’amministrazione finanziaria scoprendo che erano tutti concentrati sui i clienti di uno studio di consulenza intestato alla sorella di uno degli indagati. Al centro di questa vicenda c’è un dipendente dell’Agenzia delle Entrate in servizio a Moncalieri (Torino), un funzionario Equitalia Nord e un commerta. Ma negli ultimi tre anni sono decine i dipendenti o i dirigenti delle Agenzie delle Entrate ad essere arrestati per corruzione. Ecco le inchieste e gli arresti più importanti dal 2013 ad oggi.
(Panorama.it)