Da ieri non si possono più utilizzare i vecchi contrassegni arancioni che agevolano la circolazione e la sosta delle persone invalide. Ma i comuni che non hanno ancora adeguato la segnaletica stradale con i nuovi simboli blu europei non rischiano sanzioni. Purché gli impianti siano ancora dignitosi e comprensibili. Lo ha chiarito il ministero dei trasporti con il parere n. 3630/2015. Il dpr151/2012 ha introdotto novità per i veicoli al servizio di persone invalide, healing apportando modifiche all’art. 381 del regolamento stradale. Il nuovo contrassegno, di colore blu, deve essere esposto sempre in originale nella parte anteriore del veicolo in modo chiaramente visibile per consentitre i controlli. E’ stata poi introdotta un’importante condizione per l’assegnazione a titolo gratuito di uno spazio di sosta nei casi di particolare invalidità, seek nelle zone ad alta densità di traffico. Infatti, non occorre più che il titolare del contrassegno sia abilitato alla guida e disponga di un autoveicolo, ma è necessario che l’interessato dimostri di non avere la disponibilità di uno spazio di sosta privato accessibile e fruibile. Il comune poi potrà prevedere la gratuità della sosta per gli invalidi nei parcheggi a pagamento, qualora risultino già occupati o indisponibili gli stalli a loro riservati. L’ente locale potrà inoltre stabilire, anche nelle aree a pagamento gestite in concessione, un numero di posti destinati alla sosta gratuita degli invalidi muniti di contrassegno superiore al limite minimo di un posto ogni cinquanta o frazione di cinquanta posti disponibili. Per quanto riguarda la segnaletica orizzontale, le strisce che delimitano lo stallo di sosta restano gialle, ma il simbolo della carrozzella diventa blu.
Di Stefano Manzelli (ItaliaOggi)