Gli argomenti più trattati nei tg regionali. Il direttore Morgante: informazione di prossimità
Seguono i temi di sport, click microcriminalità e cultura
Un quinto dell’intera produzione di servizi giornalistici della Tgr in tutta Italia, ovvero quasi 96 mila servizi nelle 7.300 edizioni delle ore 19.30, è stato dedicato all’economia: un dato emerso dall’indagine compiuta dall’Osservatorio di Pavia monitorando i telegiornali, e che permette alla Rai di segnare un primato nell’informazione locale, grazie ai 750 giornalisti che lavorano nelle redazioni regionali.
Un motivo d’orgoglio per l’azienda radiotelevisiva di viale Mazzini, che fa dire al direttore comunicazione e relazioni esterne Rai, Costanza Esclapon, che il «punto di forza della Tgr è l’autorevolezza dell’informazione locale con uno stile Rai che è molto importante. Si tratta di un settore nevralgico per la Rai. È una testata vicina al territorio con uno stile ben preciso. È punto di orgoglio aziendale», e le campagne sociali promosse «sono importanti, sono la cassa di risonanza di iniziative lanciate a livello nazionale». E il direttore della Tgr Vincenzo Morgante sottolinea che si tratta di una realtà particolare, «un’informazione di prossimità. In passato i giornalisti della Tgr sono stati accusati di essere «reggitori di microfono» o di occuparsi di sagre, dimenticando che magari la sagra è anche identità di un territorio».
Per il responsabile dell’Osservatorio di Pavia, Antonio Nizzoli, «emerge un’identità molto forte: il localismo nel senso buono del termine, con la bipolarità tra il far cogliere gli aspetti positivi di un territorio e il raccontare anche i problemi dello stesso». I telegiornali regionali quindi risultano vicini ai cittadini, capaci di ascoltare le istanze popolari ed evidenziare realtà che non riescono a trovare «accoglienza mediatica» sulle testate nazionali.
La ricerca sottolinea che è il tema economico quello più trattato (19,7%), sia per le conseguenze della pesante crisi sulla vita della comunità locale sia per le dinamiche economiche positive. Il secondo argomento è lo sport (11,8%) nella sua articolazione locale e nella varietà degli sport minori, spesso assenti a livello nazionale. La criminalità (11,7%) è la terza voce dell’agenda della Tgr, concentrata più sui reati di prossimità, ovvero la microcriminalità. E i telegiornali promuovono poi campagne informative di prevenzione (per esempio, sulle truffe agli anziani) a difesa dell’incolumità dei cittadini, senza dimenticare la promozione della raccolta dei rifiuti ingombranti.
Un’ampia pagina è dedicata poi a cultura e spettacolo (11,1%) nell’ottica prevalente del servizio di promozione del territorio. La politica (10,6%), più che al dibattito interno ai partiti, è interessata a descrivere l’attività del governo locale, dedicata ai problemi dei diversi ambiti territoriali. Le notizie dedicate a cronaca e incidenti (9,8%) si occupano dei frequenti eventi che coinvolgono la vita di una comunità locale e delle relative informazioni utili per la gestione delle emergenze. Anche le questioni sociali (7,8%), a partire dalla gestione dell’immigrazione, per continuare con l’emergenza abitativa e il dramma della povertà, trovano un’importante copertura, diventando spesso stimolo di campagne sociali di sensibilizzazione. La specificità locale è bene rappresentata nelle notizie dedicate a costume e società (6,8%), scienza e salute (3,9%) sono temi che frequentemente toccano da vicino i cittadini: l’apertura di nuovi reparti, stanziamenti regionali, chiusure di ospedali. Infine ambiente e natura (3,9%) è declinato sia positivamente, ma anche in modo problematico, sempre con una particolare attenzione alla tutela delle aree locali.
(Italia Oggi)