Nato nel 1999, da un’idea di Jack Ma, Alibaba Group e’ la casa madre di Alibaba.com, una piazza mercato online per le piccole imprese; di Taobao, l’Ebay cinese; di Alipay, il servizio di pagamento online simile a Paypal e di TMall, piattaforma dedicata a marchi e rivenditori su cui verranno promosse anche le aziende italiane, grazie a un accordo siglato a giugno con il governo in occasione della visita del premier Matteo Renzi. A favorire la scalata, il boom degli utenti cinesi arrivati a quota 632 milioni. Di questi, circa 300 milioni sono attivi sulle piattaforme del gruppo con transazioni arrivate l’anno scorso a 240 miliardi di dollari. Secondo gli ultimi dati forniti, le entrate totali sono aumentate nel periodo ottobre-dicembre 2013 del 62% rispetto allo stesso periodo del 2012, toccando i 18,75 miliardi di yuan. Ad aprile dello scorso anno Alibaba ha comprato il 18% dei pacchetti azionari del sito di microblogging cinese Sina Weibo, il Twitter cinese, per un valore di 586 milioni di dollari. Un anno dopo il presidente Ma ha fondato Alibaba Pictures Group, che ha gia’ investito piu’ di 3 miliardi di dollari nel settore cinematografico.
Quanto alle partecipazioni azionarie, i cui dettagli sono emersi solo di recente sulla stampa, Jack Ma e’ oggi in realta’ solo il terzo azionista del gruppo con una quota pari all’8,9%.
La societa’ di telecomunicazioni giapponese SoftBank Corp.e Yahoo Inc. possiedono, invece, ad oggi rispettivamente il 34,4% e il 22,6% delle azioni. La compagnia nipponica investi’ nel gruppo circa 14 anni fa, mente Yahoo acquisto’ il 40% delle azioni nel 2005. Allora insegnante di inglese, Ma aveva 35 anni quando insieme ad altre 17 persone riusci’ a mettere insieme 60mila dollari spiegando in modo vago l’intenzione di voler costruire un sistema per connettere le imprese cinesi al resto del mondo.
Secondo il Financial Times la folgorazione l’aveva avuta quattro anni prima, in un viaggio di lavoro in America come traduttore durante il quale si innamoro’ di internet e delle sue potenzialita’, ancora poco conosciute in Cina. Oggi il padre di Alibaba e’ il 34esimo uomo piu’ ricco al mondo e nel 2011 e’ stato il primo tra i suoi connazionali a finire sulla copertina di Forbes. La sua lungimiranza lo ha portato nel gennaio del 2013 a fare un passo indietro, lasciando la carica di direttore e conservando per se’ ‘solo’ quella di presidente del colosso: “Mi sono accorto che i giovani che lavorano ad Alibaba hanno dei sogni migliori e piu’ brillanti dei miei. E sono piu’ bravi a costruire un futuro che calzi meglio alle nuove generazioni”, scrisse Ma, aggiungendo che non era stata una decisione semplice.
AGI