Era stato tirato in ballo nella polemica diretta di qualche giorno fa tra il premier Renzi e gli industriali, ed ora ha risposto con le cifre molto attese. E sono numeri che – in parte – sembrano dar ragione al governo. Parliamo delle stime delle risorse stanziate per i pagamenti della Pubblica amministrazione che, scrive il Mef, “sembrano essere più che sufficienti a smaltire il debito ‘patologico’, in linea con le stime della Banca d’Italia così come specificate nel Bollettino economico di aprile”.
Il Mef rileva infatti che “la diminuzione del debito complessivo segnala lo smaltimento di componenti del debito ‘patologico’ e quindi la riduzione dei tempi di pagamento medi delle fatture. Rispetto alla Precedente rilevazione del 21 luglio – si legge – il monitoraggio al 23 settembre mostra erogazioni agli enti debitori per 38,4 miliardi (+8,3 miliardi ovvero +27%) di cui 31,3 miliardi (+5,2 miliardi ovvero +20%) risultano già utilizzati per i pagamenti ai soggetti creditori. Le istanze di certificazione del credito da parte delle imprese hanno registrato un’impennata con più di 3.600 richieste nella prima settimana di agosto (più di quattro volte la media dell’anno).
Infine il Mef insiste sul fatto che “la vera sfida del Governo è la riduzione generalizzata dei tempi medi di pagamento a 30 giorni, conducendo i casi patologici a una dimensione marginale da risolvere caso per caso”. Per conseguire questo obiettivo sono stati messi in campo diversi strumenti. Tra questi la fatturazione elettronica, “obbligatoria nei confronti delle amministrazioni centrali dello Stato da giugno di quest’anno e obbligatoria per tutti gli altri enti da marzo 2015. Grazie alla fatturazione elettronica – spiega il Mef – l’amministrazione centrale dello Stato potrà monitorare l’evoluzione del debito di tutte le amministrazioni centrali e locali, con la facoltà di intervenire nei casi patologici”.
Altro strumento importante è l’introduzione della contabilità in forma economico-patrimoniale che, in via definitiva dal 2016, affiancherà la contabilità finanziaria degli enti territoriali a fini conoscitivi e di nuove regole di contabilizzazione che già dal primo gennaio 2015 consentiranno una chiara identificazione e registrazione contabile dei debiti e dei crediti esigibili. “Questo sistema, più trasparente e comparabile, consente al Ministero dell’Economia e delle Finanze di individuare e aggredire comportamenti patologici delle singole amministrazioni”, conclude la nota.
La Repubblica